Non è stata presa ancora una decisione definitiva in merito alla ripresa del campionato di Serie A, anche se le parole pubblicate ieri sera dal Ministro dello Sport Spadafora sul suo profilo Facebook non sono apparse particolarmente rassicuranti per chi auspica che la stagione possa concludersi, pur dovendo gestire un vero e proprio tour de force.
A utilizzare parole non positive nei confronti del Ministro, che sembra contraddirsi in modo quasi quotidiano, ora ci pensa il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, uno che negli ultimi tempi si è espresso senza mezzi termini in favore della riapertura delle attività. Il politico si allena così al ds della Lazio Ighli Tare, che aveva già sottolineato come un eventuale stop della Serie A non debba essere decisa in modo arbitrario.
L’ex sindaco di Firenze non utilizza mezzi termini, ,ma anzi, sottolinea come sia necessario, anche per motivi economici, tornare in campo, ma soprattutto ci tiene a evidenziare come la decisione definitiva non spetti a Spadafora: “Penso che il Parlamento debba riunirsi e discutere. Io sono perché il campionato riparta, perché è evidente che sarebbe un segnale importante perchè il calcio non èil giocattolino per addetti ai lavori. Il calcio è un mondo che muove denari, passioni e darebbe un segnale di ripartenza. Spadafora come si permette di dire che non se ne parla? Il ministro dello Sport non si può permettere di dire che non se ne parla. Lui non è il padrone del calcio, c’è la garanzia di poter gestire i giocatori in condizioni verificabili. Per quale motivo il ministro si permette di dire che di calcio non se ne parla. Vorrei dirgli che in democrazia si parla di tutto e che non decide da solo, perchè decide il Parlamento, i tecnici e chi capisce di calcio, categoria nella quale non mi sento di annoverare Spadafora. E non capisce di democrazia se dice che non se ne parla” – ha detto nel corso della sua presenza alla trasmissione L’aria che tira su La7.