Massimo Zaccheo, avvocato esperto di diritto societario e docente all’Università la Sapienza, nella giornata di ieri è intervenuto durante la riunione in videoconferenza tra i presidenti e gli avvocati delle società di Serie A.
Come scrive il Corriere dello Sport, il punto cardine del suo discorso è stato piuttosto chiaro: «Non c’è obbligo di pagare chi non va in campo o non si allena». Legalmente, durante il periodo nel quale è stato loro imposto dal Governo di non giocare e di non allenarsi, i club non sono dunque tenuti a pagare gli stipendi ai propri calciatori.
Non c’è la volontà di aprire contenziosi, ma è inevitabile che le parti vogliano tutelare la propria posizione. Per quanto riguarda la questione degli stipendi, la proposta della Lega Serie A è quella di un taglio di 2 mensilità se si tornerà a giocare o di 4 mensilità se non sarà possibile.
Una proposta che l’AIC ha definito «vergognosa e irricevibile» e che ha portato a ulteriori colloqui per cercare di trovare un accordo, posto che – come fatto dalla Juventus – saranno le società a dover trovare accordi individuali con i propri tesserati.