Nodo ricavi sui prestiti da 25mila euro garantiti al 100%

Prestiti da 25 mila euro garantiti al 100% – Si complica, per molte PMI e partite IVA, la possibilità di accedere ai prestiti fino a 25 mila euro garantiti al…

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Prestiti da 25 mila euro garantiti al 100% – Si complica, per molte PMI e partite IVA, la possibilità di accedere ai prestiti fino a 25 mila euro garantiti al 100% dallo Stato tramite il Fondo centrale di garanzia per le PMI.

Se da un lato il Decreto legge 8 aprile 2020 n. 23, il cosiddetto Decreto Liquidità, introduce la garanzia al 100%, senza valutazione del merito di credito sui prestiti fino a 25 mila euro, la versione definita del provvedimento, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale di giovedì 10 aprile, stabilisce all’articolo 13 lettera «m» che PMI e partite IVA non potranno chiudere più del 25% dei propri ricavi.

Ad esempio, un piccola impresa o un professionista con partita IVA che nel 2019 hanno fatturato per 40 mila euro non potranno chiedere più di 10 mila euro.

Prestiti da 25 mila euro garantiti al 100% – Servono ricavi per almeno 100 mila euro

In altre parole, la soglia dei 25.000 sarà raggiungibile, come richiesta, solo da chi abbia ricavi o compensi pari o superiori a 100.000 euro. Morale: molti piccolissimi commercianti e artigiani rischiano di dover fare i conti con una tagliola imprevista perfino per una somma così piccola.

Inoltre, anche nel caso dei prestiti fino a 25mila euro, che non prevedono valutazione da parte del Fondo centrale di garanzia per le PMI, resta comunque la facoltà della banca di erogare o meno il finanziamento.

Nei giorni scorsi i tecnici del governo avevano valutato anche una norma – poi non inserita nel decreto – per le tutele legali per le banche nel caso in cui lo Stato, chiamato a versare le garanzie, dovesse in futuro attribuire loro ipotesi di incauto affidamento.

Prestiti da 25 mila euro garantiti al 100% – Durata e tassi di interesse

Nella versione definitiva del Decreto Liquidità viene infine confermata la durata massima del finanziamento a 6 anni, anche se le autorità italiane intendono chiedere alla Ue di correggere il Temporary Framework e arrivare a 10 anni.

Tra le novità, la leggera limatura al ribasso (dallo 0,5 allo 0,2) dello spread da applicare al Rendistato per la determinazione del tasso di interesse massimo dei prestiti sotto i 25 mila euro.