Inter, Zanetti: «Difficile oggi parlare di ripresa del campionato»

”Sinceramente pensare oggi alla ripresa è molto difficile. Fino al 13 aprile restiamo a casa, è la cosa più giusta da fare. E’ molto difficile pensare a un ritorno in…

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”Sinceramente pensare oggi alla ripresa è molto difficile. Fino al 13 aprile restiamo a casa, è la cosa più giusta da fare. E’ molto difficile pensare a un ritorno in campo, chi dovrà prendere le decisioni dovrà stare attento. Si tratta di salute”: è il giudizio del vicepresidente dell’Inter Javier Zanetti intervistato da Sky Sport con un collegamento da casa dell’ex capitano nerazzurro.

”Non è un interruttore che si accende e si spegne, bisognerà vedere l’aspetto psicologico dei giocatori – continua Zanetti – percepisco la loro preoccupazione e bisogna tenerne conto, sono esseri umani che hanno famiglia. Io lavoro da qui, in contatto con il mister, Lele (Oriali ndr), i ragazzi e gli altri dirigenti: stiamo lavorando per soddisfare le esigenze dei nostri partner che hanno puntato su di noi”.

”E’ una situazione drammatica, difficile in tutto il mondo perché il virus sta colpendo tante popolazioni. E’ una situazione che non deve essere sottovalutata. C’è grande preoccupazione, noi per primi, avendo una proprietà cinese, ci siamo resi conto che era una cosa molto grave. Poi il virus è arrivato in Italia con tanti deceduti e molti che lottano per la vita. Dobbiamo stare molto attenti”, ribadisce Zanetti nell’intervista concessa a Sky Sport.

Il Belgio avrebbe deciso di cancellare il campionato in corso, proprio per l’emergenza legata al Coronavirus. Zanetti giudica la scelta ”comprensibile perché nessuno può prevedere quello che accadrà. Bisogna riflettere, anche per rendere il calcio più sostenibile”.

L’ipotesi di un torneo a tre squadre con in palio lo scudetto, non convince il vicepresidente dell’Inter: ”Penso che trovare una formula sia complicato ora, magari per le semifinali di Coppa Italia, le finali e le Coppe internazionali c’è più tempo. Bisogna anche stare attenti a non compromettere la prossima stagione. Non è semplice prendere una decisione”.