L’emergenza Coronavirus ha messo in crisi il settore pubblicitario e, di conseguenza, chi dai budget di comunicazione trae la sua linfa vitale. Dalla radio, al digital, dalla carta stampata alla televisione, tutti i mezzi di comunicazione soffrono il periodo a causa delle paure degli investitori.
Tutto questo, nonostante gli ascolti delle televisioni vadano bene (in crescita del 20-30% rispetto a un anno fa) e nonostante il traffico di molti siti di informazione sia cresciuto. Lo stesso invece non si può dire delle radio, che con il parco auto fermo (il 60-70% degli ascolti arriva dalle autoradio) presentano dati in drastico calo.
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Come detto, il problema riguarda le campagne pubblicitarie. Questo perché – fatta eccezione per alcuni brand che provano a ideare e realizzare campagne ad hoc pure con il blocco di tutto – molte aziende si sono spaventate e hanno tagliato in maniera brutale i loro budget di comunicazione.
Non solo. Come spiega ItaliaOggi, anche il rinvio di alcuni eventi peserà in maniera non indifferente su questo fronte. A causa del rinvio di EURO 2020, Rai e Sky non incasseranno i 70 milioni di euro che le aziende avevano messo a budget di comunicazione per questo evento: 70 milioni che, quindi, potrebbero riversarsi sul mercato verso tutti i broadcaster.
https://www.calcioefinanza.it/2020/03/30/aumento-abbonamento-sky/
Per Sky, oltre ai mancati incassi dell’Europeo, non sarà semplice superare il momento di impasse, iniziato a fine febbraio, con lo stop al campionato di calcio di Serie A, e poi, via via, di tutto lo sport mondiale. Ogni turno di Serie A vale infatti circa 1,7 milioni di euro di ricavi pubblicitari, così come ogni turno di Champions League.