Le panchine di De Laurentiis portano soldi in casa Napoli

Aurelio De Laurentiis è uno che sui contratti è quasi impossibile che ceda. L’abilità e la fermezza nel dettare e imporre le sue condizioni sono note a tutti nell’ambiente del…

De Laurentiis attacco UEFA

Aurelio De Laurentiis è uno che sui contratti è quasi impossibile che ceda. L’abilità e la fermezza nel dettare e imporre le sue condizioni sono note a tutti nell’ambiente del calcio. Anche quando si tratta di scegliere e stipulare un contratto con un nuovo allenatore, il presidente del Napoli non si allontana mai dai suoi dogmi, tra i quali uno dei principali è l’equilibrio costi-ricavi.

Come sottolineato dalla Gazzetta dello Sport, se si considerano solamente gli ultimi 5 anni, il Napoli ha sempre avuto allenatori di un certo livello a un costo relativamente contenuto. L’esempio perfetto è quello di Sarri. Il tecnico toscano è rimasto per tre anni alla guida del Napoli, portando la squadra partenopea ad essere la principale rivale della Juventus per lo scudetto. Il costo per lo staff tecnico per le tre stagioni in cui Sarri è stato il primo allenatore è stato complessivamente di poco superiore agli 8 milioni al lordo, vale a dire la cifra che l’attuale allenatore della Juventus doveva pagare come penale per rescindere.

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Le capacità di De Laurentiis vengono esaltate nella trattativa che ha portato il tecnico, e il suo pupillo Jorginho, al Chelsea. Perché se è vero che formalmente il club inglese e l’allenatore non pagheranno clausola, è altrettanto vero che il centrocampista della nazionale segue Sarri ai Blues per 63 milioni di euro. Una plusvalenza eccezionale, che ha consentito al Napoli di chiudere il bilancio a giugno 2019 come il più performante della Serie A.

ADL guadagna da questa trattativa ben 13 milioni, la differenza tra i 50 che avrebbe pagato il City per avere Jorginho e i 63 versati nelle casse dal Napoli dal club di Londra. Una plusvalenza con la quale la società azzurra ha coperto quasi interamente i costi per allenatori e relativi staff delle ultime due stagioni.

Il sostituto di Sarri è infatti Carlo Ancelotti che col suo staff costa al Napoli circa 10 milioni di euro lordi a stagione. Dopo la prima annata, a dicembre 2019 scorso De Laurentiis esonera l’allenatore reggiano, il quale appena 11 giorni dopo assume l’incarico di manager per l’Everton. Dunque alla fine in questa stagione De Laurentiis avrà pagato poco meno della metà dell’ ingaggio lordo di Ancelotti, a cui vanno sommati 1,5 milioni per Rino Gattuso e il suo staff che ha preso il posto del suo mentore a Casetl Volturno, a meno di eventuali decurtazioni in seguito alla pandemia del Covid-19. Perciò per i conti del Napoli la spesa complessiva per gli allenatori tra 2018 e 2020 dovrebbe essere di 16 milioni, poco più del ricavato dalla partenza di Sarri e dalla conseguente cessione di Jorginho.

Intanto Mattia Grassani, esperto di diritto sportivo ha sottolineato: «La decurtazione dello stipendio è un tema che diventerà centrale. Un club può far conto, dal momento della sospensione degli allenamenti, di valutare subito l’ impossibilità di prestazione, negoziando coi giocatori una percentuale di decurtazione. Su un accordo fatto prima, rischiano entrambe le parti. Perché l’ attività potrebbe riprendere, ma anche no. O si può attendere la fine di questo periodo e valutare se, con la coda della stagione, le prestazioni verranno compensate. Non so però cosa deciderà De Laurentiis», ha detto Grassani, legale anche del Napoli.