Salvini: «Tampone? Assurdo che calciatori abbiano corsia preferenziale»

“Mi sembra assurdo e fuori dal mondo che alcuni calciatori abbiano corsia preferenziale” per il tampone del coronavirus. Lo ha detto Matteo Salvini, leader della Lega a 7 Gold….

Matteo Salvini

“Mi sembra assurdo e fuori dal mondo che alcuni calciatori abbiano corsia preferenziale” per il tampone del coronavirus. Lo ha detto Matteo Salvini, leader della Lega a 7 Gold. In ogni caso, secondo Salvini, i tamponi devono essere fatti “a chi è a rischio, non in mezzo alla strada a chi passeggia. Non puoi fare 10 milioni di tamponi in Lombardia perché servono esperti che li analizzino” e “non si ha il tempo fisico e umano per farli a tutta la popolazione”.

“Non ho la più pallida idea del perché il tampone lo facciano ad alcuni calciatori e ad alcuni medici no”, aggiunge Salvini. “Questa – conclude – mi sembra una cosa assurda e fuori dal mondo”.

Sul tema era intervenuto ieri anche il Codacons, con un comunicato: “Calciatori, attori, influencer e vip vari godono di una corsia preferenziale per sottoporsi ai tamponi per il coronavirus, mentre i normali cittadini e addirittura medici e infermieri vengono ignorati quando chiedono di sottoporsi al test. Lo denuncia oggi il Codacons, confermando l’appello lanciato dal primario di Medicina dell’ospedale di Magenta, e presentando un esposto alla Procura della Repubblica di Milano”.

“Da più parti si segnala la difficoltà dei cittadini di sottoporsi al tampone in caso di sospetto contagio – spiega il Codacons –. Difficile riuscire a contattare i numeri messi a disposizione dalle autorità sanitarie, e quando si riesce a parlare con qualcuno la richiesta del test viene spesso negata. Questo non succede però a calciatori, vip e personalità varie, che in queste ore stanno comunicando l’esito degli esami cui si sono sottoposti, dimostrando l’esistenza di una corsia preferenziale in loro favore. Anche giornalisti come Bruno Vespa hanno chiesto e ottenuto il tampone, che è stato realizzato in tempi record”.

“Eppure – denuncia l’associazione – di fronte all’emergenza tutti i cittadini devono essere considerati allo stesso modo dalle autorità sanitarie. Per tale motivo il Codacons presenta oggi un esposto alla Procura della Repubblica di Milano, chiedendo di aprire una indagine per la fattispecie di abuso d’ufficio, acquisendo le dichiarazioni del primario di Medicina dell’ospedale di Magenta, Nicola Mumoli”.