Non se ne è formalmente discusso nel corso dell’assemblea della Lega di Serie A tenutasi ieri in videoconferenza per affrontare i temi legati all’impatto del COVID-19 sull’attività sportiva, a partire dalla sospensione del campionato e dalle modalità per poter concludere la stagione quando l’emergenza sanitaria sarà superata.
Tuttavia, secondo quanto riferito dalla Gazzetta dello Sport, tra le ipotesi che i presidenti dei club di Serie A starebbero prendendo in considerazione nel caso in cui non si riuscisse a concludere la stagione ci sarebbe quella di cristallizzare dell’attuale classifica.
Questo scenario prevederebbe la non assegnazione del titolo di Campione d’Italia per la stagione 2019-2020 e bloccherebbe le retrocessioni in Serie B. Allo stesso tempo, per non penalizzare i club della serie cadetta, dalla B potrebbero essere promosse in A due squadre.
Questo comporterebbe che nella stagione 2020-2021 il campionato di Serie A dovrebbe disputarsi a 22 squadre anziché a 20.
In questa ipotesi non sarebbero previste retrocessioni nemmeno dalla B alla C, mentre dalla Serie C sarebbero promosse in Serie B solo due squadre.
Il ritorno a 20 squadre in Serie A avverrebbe nella stagione successiva (2021-2022), ampliando il numero di retrocessioni nella stagione 2020-2021.
Secondo quanto comunicato ufficialmente dalla Lega di Serie A al termine dell’assemblea di ieri la volontà di tutti i club è quella di concludere regolarmente la stagione in corso, non appena le condizioni sanitarie lo permetteranno.
Tuttavia, tra gli scenari possibili, quella di cristallizzare la classifica senza assegnare lo scudetto e bloccando le retrocessioni sarebbe, secondo la Gazzetta dello Sport, l’ipotesi più verosimile.