A meno di decisioni estreme, Barcellona-Napoli, gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions League, si giocherà il prossimo 18 marzo al Camp Nou a porte chiuse per l’emergenza sanitaria legata al Coronavirus. La decisione è arrivata questa stamattina.
Il presidente del Barcellona, Josep Bartomeu, ha parlato con i media spagnoli spiegando la situazione relativa a questo provvedimento preso dopo un vertice nella sede del Dipartimento di Salute della Catalogna al quale hanno partecipato diversi rappresentanti dello sport e della politica spagnola, oltre ad alcuni dirigenti del Barcellona.
«Sono convinto che il Napoli avrà modo di raggiungere Barcellona. Cancellazione dei voli a parte, è arrivata anche la notizia che si giocheranno le prossime partite a porte chiuse. Questa mattina abbiamo avuto una riunione con le istituzioni dove ci hanno detto di giocare senza pubblico. Ci dispiace molto che questo ricadrà sui soci, sui tifosi, e sul mondo del calcio, ma stiamo affrontando una situazione fuori dall’ordinario», ha detto Bartomeu.
Il presidente blaugrana ha poi aggiunto: «Voglio sottolineare l’importanza di curare l’aspetto della salute e collaborare con le autorità sanitarie. Ovviamente ci sarà una perdita economica, non solo per il Barcellona ma per tutti i club dovuta al fatto di giocare a porte chiuse. Il danno economico per noi si aggirerà intorno ai 6 milioni. Ma ribadisco, non è importante in questo momento».