«Una proposta impraticabile e quasi provocatoria». Così l’ad dell’Inter, Giuseppe Marotta, interpellato dall’ANSA replica alle parole del presidente della Lega di A, Paolo Dal Pino, che aveva accusato il club nerazzurro di non aver voluto prendere in considerazione l’idea di giocare Juve-Inter lunedì a porte aperte, invece che domenica a porte chiuse.
Il pubblico ammesso, sottolinea Marotta, sarebbe stato però «solo quello juventino» e giocare lunedì «sarebbe andato contro la logica della tutela della salute pubblica, presupponendo, di fatto, la scomparsa dell’allarme Coronavirus nel giro di sole 24 ore».
«Abbiamo ricevuto un’ipotesi informale ed aleatoria – spiega all’ANSA l’ad dell’Inter – dal parte dell’ amministratore delegato della Lega Calcio Serie A Luigi De Siervo, nella serata di venerdì, che non abbiamo voluto neanche tenere in considerazione in quanto impraticabile e quasi provocatoria, nel rispetto dell’Inter, di milioni di nostri sostenitori e di tutti gli appassionati di calcio in generale».
«Da cittadino», ha osservato ancora Marotta, «mi sento di riconoscere il momento di grande emergenza che sta attraversando il nostro paese ed i grandi problemi che ne conseguono: la tutela della salute pubblica è la priorità».
Poi Marotta ha poi spiegato all’ANSA i motivi per i quali l’Inter non ha “preso in considerazione” l’idea di giocare lunedì: «Questa proposta è stata giudicata da noi improponibile per tre motivi specifici. Il primo perché sarebbe andata contro logica della tutela della salute pubblica , presupponendo – di fatto – la scomparsa dell’allarme Coronavirus nel giro di sole 24 ore, dal non si gioca domenica al via libera ai tifosi il lunedì».
«Il secondo – prosegue Marotta – perché lo Stadium sarebbe stato aperto ai soli tifosi bianconeri, con le conseguenti polemiche del caso, senza la presenza di nostri sostenitori, causando una situazione di imparità inaccettabile».
«Il terzo: perché lo spostamento a lunedì di Juve-Inter avrebbe comportato lo slittamento a giovedì di Juve-Milan di Coppa Italia, nello stesso giorno di Napoli-Inter, con le possibili rimostranze da parte della Rai che del torneo detiene i diritti tv», ha concluso l’ad nerazzurro.