Il Coronavirus fa fermare anche la Serie A. “Il Ministro dello Sport Spadafora intende sospendere tutti gli eventi sportivi nelle regioni Veneto e Lombardia”. Così il premier Giuseppe Conte, intervenuto in conferenza stampa sul tema Coronavirus al termine del Consiglio dei ministri.
“In generale, col decreto legge predisposto oggi allarghiamo il raggio. Le autorità e ministri competenti potranno adottare ulteriori misure, che non riguardano le aree come focolai ma anche le restante aree del territorio nazionale. Posso preannunciare che nel consiglio dei ministri, ma la competenza è del Ministro dello Sport Spadafora, che ci ha già annunciato la determinazione a sospendere tutte le manifestazioni sportive programmate per domani in Lombardia e Veneto”, ha aggiunto Conte. “Mi dispiace per gli appassionati di calcio ed altri sport che domani avevano in programma di andare ad assistere alle partite in calendario ma dovranno aspettare quando verranno fissati i recuperi. Io stesso sono sportivo e seguo le partite quando ne ho la possibilità ma i cittadini sono responsabili”.
In Serie A, vanno così verso il rinvio Inter-Sampdoria, Atalanta-Sassuolo e Verona-Cagliari. Per quanto riguarda la sfida di San Siro, è arrivaga anche la conferma da parte del sindaco di Milano, Giuseppe Sala: “Dal Consiglio dei Ministri riceviamo alcune prime istruzioni relative a misure da applicare nel Comune di Milano. In particolare si sospendono le lezioni nelle Università, mentre per le scuole il Ministero competente non ha disposto misure restrittive se non la sospensione delle gite scolastiche. La partita Inter-Sampdoria di domani sera verrà rinviata, così come tutti gli altri eventi sportivi programmati”. Anche l’Inter ha poi dato la sua conferma ufficiale: “Si comunica che la partita di Serie A Inter-Sampdoria, prevista per domenica 23 febbraio alle ore 20.45 e valida per la 25^ giornata, viene rinviata a data da destinarsi”.
Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha inviata una lettera al presidente del Coni, Giovanni Malagò, in cui – sulla base delle decisioni del cdm – chiede al n.1 dello sport italiano “di farsi interprete presso tutti i competenti organismi sportivi dell’invito del Governo di sospendere tutte le manifestazioni sportive di ogni grado e disciplina previste nelle Regioni Lombardia e Veneto per la giornata di domenica 23 febbraio 2020”.
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“Il Governo si appresta ad emanare misure urgenti per fronteggiare e contenere in modo particolarmente incisivo i casi di contagio da Coronavirus – si legge nella lettera a Malagò – Tali misure comprendono anche il mondo sportivo per l’esigenza di prevenire rischi e tutelare al meglio la salute di tutti coloro che, a vario titolo, partecipano alle manifestazioni e alle competizioni. In attesa del perfezionamento dei provvedimenti e della piena ed efficace attuazione degli stessi, su conforme avviso del Consiglio dei Ministri, per ragioni di cautela e massima precauzione, Le chiedo di farsi interprete presso tutti i competenti organismi sportivi dell’invito del Governo di sospendere tutte le manifestazioni sportive di ogni grado e disciplina previste nelle Regioni Lombardia e Veneto per la giornata di domenica 23 febbraio 2020. Tale invito non è da estendere agli atleti e gruppi di atleti dei quali siano programmate, per la stessa giornata, trasferte fuori dalle predette Regioni, salvo che i medesimi atleti e gruppi di atleti provengano dalle aree geografiche già indicate dalle autorità sanitarie quali focolai di contagio. Confido nella massima collaborazione di codesto Comitato nazionale e dell’unità di impegno da parte di tutti i soggetti che esercitano responsabilità nel sistema sportivo”.
“Con il provvedimento di oggi rendiamo possibili anche altri interventi fuori da quei territori: con questo decreto il ministro competente potrà ad esempio intervenire per la sospensione delle gite scolastiche e il ministro Spadafora potrà intervenire su eventi sportivi già da domani. Proviamo a proseguire sulla linea di massima prudenza, come sin dall’inizio”, ha aggiunto il ministro della Salute Speranza in conferenza stampa.