Coronavirus: 7 calciatori che potrebbero lasciare la Cina e arrivare in Italia

Dopo il Gran Premio di Shanghai, si ferma anche il campionato cinese, la CSL – Chinese Super League.

L’allarme Coronavirus non può permettere alla CSL un “The Show Must Go On”

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Dopo il Gran Premio di Shanghai, si ferma anche il campionato cinese, la CSL – Chinese Super League.

L’allarme Coronavirus non può permettere alla CSL un “The Show Must Go On” e tutte le partite del campionato cinese di calcio sono state sospese e rinviate a data da destinarsi.

Il Coronavirus ferma il calcio cinese: calciatori nel caos

La Chinese Super League ha deciso già da qualche settimana di rinviare tutti gli incontri in programma nel 2020, creando caos tra i tanti calciatori professionisti che abbiamo visto nascere in Europa e che allettati da ingaggi 3-4 volte superiori a quelli proposti nel vecchio continente, hanno intrapreso l’esperienza cinese.

Ultimo tra i tanti, lo spagnolo Daniel Carriço che nell’ultima finestra di mercato, con emergenza Coronavirus in corso, non si è lasciato spaventare, accettando l’offerta del Wuhan Zall FC, squadra della città epicentro dell’epidemia influenzale, che attualmente milita nel massimo campionato cinese.

Tra gli “italiani” anche Dzemaili che nella nostra Seria A abbiamo visto con le maglie di Parma, Torino, Napoli, Genoa e Bologna, da dove ha accettato l’offerta faraonica del Shenzhen – dove troverà un altro italiano, l’ex ct della Nazionale Italiana Roberto Donadoni – nonostante la federazione cinese avesse già optato per rinviare a data da destinarsi tutte le partite del camponato.

La Chinese Super League passa sotto il controllo dei club

Coronavirus: Italia guarda ai calciatori importanti che giocano in Cina

Il Messi e il Cristiano Ronaldo della CSL è sicuramente il brasiliano Oscar (con passaporto italiano), calciatore del Shanghai SIPG, classe 1991, in Cina dal 2017 con un contratto che lo lega al club cinese fino al 2024, che con un ingaggio di 24 milioni di Euro a stagione è il calciatore più pagato del campionato cinese.

Oscar passò dal Chelsea allo Shanghai SIPG per una cifra intorno ai 60 milioni di Euro. Prima di giocare a Londra aveva giocato nel campionato brasiliano con Internacional e Sao Paolo. In totale, nel campionato cinese ha giocato 71 partite e marcato 24 reti.

Suo compagno di squadra, il calciatore austriaco-serbo Marko Arnautovic, che in Italia abbiamo visto con l’Inter, ingaggiato a luglio scorso dalla squadra di Shanghai per 25 milioni, ma che in Europa ha giocato un po’ dappertutto, dall’annata di Milano, con l’Inter di Mourinho del triplete per poi giocare in Olanda con il Twente, in Germania con il Werder Brema e in Premier League prima con Stoke City e successivamente con il West Ham. In Cina, prima dello stop del campionato per via dell’emergenza Corona-Virus aveva messo a segno 3 goal in 4 partite.

Un altro calciatore che farebbe davvero comodo a tante squadre europee è l’italo-egiziano Stephan El Shaarawy, giocatore prodigio nel Genoa, subito portato al Milan, dove però ha faticato a trovare la sua dimensione.

A Roma ha ritrovato le giocate e la continuità che l’avevano messo sotto i riflettori, ma poi con i diversi cambi di guida tecnica, quest’estate ha accettato l’offerta del SH Shenhua. In Europa l’abbiamo visto anche in una parentesi francese di 6 mesi, al Monaco, mentre con la nazionale italiana ha registrato 25 presenze, anche se in Cina non ha ancora espresso tutto il suo valore, mettendo a segno solo 4 goal in 13 partite.

Cédric Bakambu, francese originario della Repubblica del Congo, è sotto contratto con il BJ Sinobo Guoan dall’inverno del 2018. Possiamo considerarlo un veterano del calcio cinese, arrivato in Cina dopo tre ottime stagioni nella Liga con la maglia del Villareal, prima di esperienze in Francia, dove è calcisticamente nato e una parentesi in Turchia nel Bursaspor. Con i cinesi di Beijing ha già messo a segno 39 reti in 53 partite totali tra campionato, coppa nazionale e coppa contenintale.

Lo slovacco Marek Hamsik lo conosciamo benissimo. Capitano storico del Napoli di De Laurentiis, arrivato dal Brescia nell’estate del 2007 per soli 5 milioni di Euro, nell’inverno del 2019, a febbraio, dopo un lungo tira e molla per motivi burocratici, ha definito il suo passaggio in Cina, con il DL Yifang, portando nelle casse dei partenopei ben 20 milioni di Euro. Dopo i 121 goal segnati con la maglia del Napoli, record che sta per infrangere il belga Dries Mertens, in Cina è finito sul tabellino solo in 3 occasioni nelle 31 partite giocate.

Classe 1987, a 33 anni, sembra più interessato al suo business nel settore del vino piuttosto che alle performance calcistiche.

Capitano della nazionale slovacca, con cui ha registrato 120 presenze e 25 reti, oggi farebbe comodo a qualsiasi squadra europea di mezza classifica, ma difficilmente riuscirà a ritornare in Europa con lo stesso ingaggio ottenuto dai cinesi, ben 9 milioni di Euro netti a stagione per 3 anni, (27 milioni di Euro netti in totale), molti meno di quelli che ha guadagno il suo ex compagno di squadra Ezequiel Lavezzi nei suoi 4 anni cinesi, ben 100 milioni di Euro in 4 anni (25 milioni netti a stagione).

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Tra gli italiani c’è anche il nostro Graziano Pellè, che dopo una vita in Olanda, con la maglia del Feynoord, dove si è fatto conoscere al mondo intero, e dopo una parentesi al Southumpton in Premier League, sul finire dell’esperienza Europea con l’Italia di Antonio Conte, è dall’estate 2016 un calciatore del Shandong Luneng dove ha segnato in 4 anni 45 goal in 88 partite. Graziano Pellè con tutta probabilità terminerà la sua carriera in Cina, vista l’anagrafe che riporta la classe 1985, e se non ti chiami Cristiano Ronaldo…

Tra i più famosi, e non solo per le prestazioni in campo, anche Marouane Fellaini, calciatore belga noto per la capigliatura ricciuta ben riconoscibile anche dal terzo anello di San Siro, anche se a Milano non ha mai giocato, né con la maglia del Milan, né con la maglia dell’Inter.

Fellaini è stato una stella dell’Everton, arrivato dallo Standard Liegi. Dopo le ottime annate a Liverpool, ben 5, con ben 33 goal in 177 presenze, si è trasferito al Manchester United, dove ha trovato meno fortuna e meno continuità, arrivando in un club nel pieno del ricambio generazionale, dove però ha fatto in tempo a vincere una coppa di lega e una coppa d’Inghilterra.

L’estate scorsa il trasferimento al Shandonq, dove per il momento ha giocato una sola partita prima che il campionato cinese venisse sospeso per l’ermergenza Coronavirus.

Il calciatore belga, classe 1987, è una colonna della nazionale belga, la migliore dalla splendida nazionale vista nei primi anni 80, fermata in Messico solo dall’estro di Maradona. Con la maglia delle furie rosse del Belgio ha giocato 87 partite segnando 18 goal.

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Calciatori “cinesi” pensano di rientrare in Europa per sfuggire al Coronavirus

Nonostante, ormai, si tratti di un’epidemia globale – proprio oggi è stato confermato il primo caso in Lombardia, a Lodi – l’influenza Coronavirus sta facendo moltissimi danni, anche economici.

I club europei, con un pizzico di opportunismo, stanno guardando al campionato cinese per capire chi tra i supercampioni, con una data ancora interessante in anagrafe, è scontento della situazione tanto da rinunciare a ingaggi stellari per ritornare in Europa.

Il discorso potrebbe estendersi non solo al campionato cinese, ma anche a tutta l’Asia.

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