Testata a giocatore, daspo di un anno all'arbitro: prima volta in Italia

Per la prima volta in Italia è stato applicato il Daspo ad un direttore di gara accusato di avere colpito con un testata un calciatore, al termine di una partita di…

Traffico droga procuratore Aia

Per la prima volta in Italia è stato applicato il Daspo ad un direttore di gara accusato di avere colpito con un testata un calciatore, al termine di una partita di Seconda Categoria a Mogliano (Macerata). Lo ha deciso il questore di Macerata Antonio Pignataro, all’esito delle indagini svolte dai carabinieri, che hanno inviato un’informativa alla Procura della Repubblica di Macerata.

Il fatto è avvenuto lo scorso primo febbraio a seguito del match tra la squadra di casa il Borgo Mogliano e il Montottone, terminata con il risulto di 3 a 1. All’uscita dagli spogliatoi il portiere del Borgo Mogliano Matteo Ciccioli, di 38 anni, espulso negli ultimi minuti di gioco, è andato a chiedere spiegazioni per quell’espulsione, da lui ritenuta immeritata. Ed è a quel punto che il direttore di gara, Antonio Martiniello, 31 anni originario di Napoli, ma residente nel Maceratese, lo avrebbe colpito al volto con una testata, mandandolo all’ospedale, dove era stata stilata una prognosi di 15 giorni.

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Lo stesso Martiniello ha poi steso il verbale della partita di calcio, accusando il giocatore di averlo prima insultato e poi aggredito, sferrandogli anche un calcio. Con il risultato che il giudice sportivo ha inflitto due anni di sospensione a Ciccioli. Il suo legale, l’avv. Esildo Candria ha presentato ricorso con la versione dei fatti di Ciccioli. I carabinieri che stavano svolgendo servizio di pubblica sicurezza in occasione del match hanno svolto accertamenti e raccolto testimonianze.

Il Daspo è legato alla condotta del direttore di gara “contraria ai principi delle norme tese al contrasto dei fenomeni di violenza in occasione di competizioni sportive e ai principi della professione di arbitro”. In sostanza, secondo la Questura di Macerata, l’arbitro di calcio “dovrebbe essere di esempio per tutti di un corretto comportamento sportivo, soprattutto per le migliaia di giovani impegnati nei campionati di calcio italiani di ogni categoria”.

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Martiniello per un anno non potrà accedere negli impianti sportivi del territorio nazionale durante lo svolgimento di incontri di calcio valevoli per i campionati di serie A, B, C e tutti i campionati Dilettanti, di gare valevoli per le coppe nazionali ed internazionali, nonché delle partite amichevoli cui prendano parte le squadre iscritte alle predette serie e la nazionale italiana.

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