Il calciatore del Tottenham Dele Alli potrebbe andare incontro a una squalifica singolare da parte della FA (Football Association), la Federcalcio inglese. L’organismo ha infatti aperto un’indagine nei suoi confronti a seguito di un video pubblicato dal calciatore sui social network, nel quale Alli scherzava sull’epidemia da coronavirus.
Come riporta il “Daily Mail”, la FA ha chiesto spiegazioni ad Alli – che nel frattempo si è scusato – in merito alla propria condotta. Un’eventuale sanzione nei suoi confronti dipenderà da come verrà considerato il video, se di stampo razzista o semplicemente offensivo.
Inoltre, la FA valuterà se il video fosse destinato al pubblico o meno. Alli lo ha pubblicato sul suo account Snapchat privato, al quale possono accedere solo le persone da lui autorizzate, ma il “Daily Star” ne è entrato in possesso e lo ha diffuso nella giornata di domenica.
A tal proposito è intervenuto il direttore esecutivo di Football Against Racism in Europe, Piara Powar, che ha dichiarato: «Sicuramente è uno scherzo profondamente insensibile. La FA ha ragione a indagare e potenzialmente a prendere provvedimenti».
Nel video pubblicato dal giocatore era visibile un uomo di origine asiatica accanto alla didascalia: «Corona whatttttt, per favore, alzate il volume». In un secondo video si vede il giocatore con una maschera, mentre finge preoccupazione e dice: «Questo virus dovrà essere più veloce per catturarmi». Il video è stato poi rimosso dopo un paio di minuti, quando Alli ha probabilmente realizzato di aver commesso un’ingenuità.
Un portavoce di Kick It Out, organizzazione che si batte contro il razzismo, ha dichiarato: «Siamo rimasti delusi dal vedere il video recentemente pubblicato da Dele Alli sui suoi social media. Tuttavia, siamo lieti che Dele abbia riconosciuto il suo errore e si sia scusato per l’incidente. I social media offrono una piattaforma di potente per i giocatori, che lo connette con i fan in modo positivo. Ma gli stereotipi razzisti non sono accettabili».
La FA si è già mostrata molto rigida nei confronti di comportamenti di questo tipo, come nel caso di Bernardo Silva, sanzionato a seguito di un tweet apparentemente scherzoso nei confronti del compagno di squadra Mendy.