È in corso una vera e propria rivoluzione in casa Milan. Nello spazio di due giorni il club rossonero ha infatti ceduto l’esterno d’attacco spagnolo Suso e l’attaccante polacco Krzysztof Piatek, che si sono trasferiti rispettivamente al Siviglia e all’Herta Berlino.
Le due operazioni, stando alle indiscrezioni, porteranno complessivamente 47 milioni di euro nelle casse dei rossoneri. Tuttavia, le operazioni sono state portate a termine con formule differenti. La cessione di Piatek è avvenuta a titolo definitivo per 27 milioni di euro, mentre Suso è passato al Siviglia in prestito per 18 mesi, con diritto di riscatto – che potrebbe trasformarsi in obbligo al verificarsi di determinate condizioni – fissato a 21 milioni più tre di bonus.
La clausola per far scattare l’obbligo di riscatto nell’affare Suso sarebbe, secondo le indiscrezioni, la qualificazione in Champions League del Siviglia. In tal caso, se il club spagnolo riuscisse a chiudere tra i primi quattro già in questa stagione, la plusvalenza per la cessione rientrerebbe nell’bilancio che chiuderà il prossimo 30 giugno.
Se così fosse, il Milan avrebbe un impatto positivo nell’esercizio in corso per circa 29 milioni di euro dalle due cessioni. Piatek al 31 dicembre 2019 aveva a bilancio un valore pari a 27,2 milioni di euro: considerando l’ulteriore ammortamento fino alla data della cessione, per il polacco il Milan realizzerebbe una plusvalenza minima. Suso, invece, al 30 giugno 2020 avrà un valore a bilancio pari a circa 400mila euro: il riscatto a 21 milioni garantirebbe una plusvalenza di circa 20,6 milioni.
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Nel complesso, ci troveremmo di fronte a una plusvalenza di circa 21 milioni complessiva, cifra alla quale si può aggiungere il risparmio dell’ammortamento (pari a circa 3,9 milioni di euro in totale, quasi tutti legati a Piatek) per la seconda parte della stagione in corso e circa 4,3 milioni in stipendi lordi, oltre ad eventuali bonus.
Nel caso in cui invece il Siviglia non si qualificasse in Champions in questa stagione ma al termine della stagione 2020/21, Suso rimarrebbe formalmente in prestito per tutti i 18 mesi dell’accordo: in tal caso, la plusvalenza sarebbe pari a circa 20,8 milioni di euro, plusvalenza che verrebbe iscritta a bilancio nell’esercizio al 30 giugno 2021.