La diffusione del Coronavirus sta mettendo in allarme il mondo, soprattutto perché finora non sono ancora noti i motivi che hanno generato il contagio e in mancanza di una cura che possa rivelarsi davvero efficace. Anche il mondo dello sport non può quindi restare inerme di fronte alla siutazione ed è pronto a capire se si possa fare qualcosa di concreto per proteggere non solo gli addetti ai lavori, ma anche gli appassionati che vogliono assistere agli eventi.
La prima misura è già stata presa da parte della Federazione automobilistica cinese, che in via preventiva ha deciso di annullare ogni appuntamento in programma da qui a fine aprile. Una mossa che, inevitabilmente, non può che suscitare ancora più terrore per le scarse informazioni che arrivano fino a noi dal Paese asiatico che visto che quel periodo appare ancora lontano.
Ma una sottovalutazione della situazione non potrebbe che essere peggiore. Ecco così la presa di posizione della FIA, intenzionata a vigilare il più possibile su quello che sta accadendo e pronta a scelte ancora più drastiche, se saranno necessarie.
La Federazione non esclude un rinvio, se non una cancellazione, delle gare in programma. Il riferimento è al GP di Formula E il 21 marzo sull’isola di Hainan e al GP di Formula 1 a Shanghai previsto per il 19 aprile.
Per definire meglio il proprio punto di vista è stato emesso un comunicato: “La Federazione sta monitorando da vicino l’evoluzione della situazione insieme alle autorità e i club membri, sotto la direzione del professore Gerar Saillant, presidente della commissione medica della Fia” – si legge -. Al momento si può ancora utilizzare il condizionale sulle misure che saranno intraprese, ma tutto può ancora succedere: “La FIA valuterà il calendario delle corse imminenti e, se necessario, assumerà ogni azione necessaria per salvaguardare la comunità degli sport motoristici e l’ampio pubblico” – conclude la nota.