“Ringrazio l’assemblea delle società per avermi eletto alla presidenza e lavorerò sin da subito col massimo impegno per ricreare l’unità e la coesione necessarie per lo sviluppo su scala nazionale e internazionale della Lega Serie A”. È quanto afferma Paolo Dal Pino nella sua prima dichiarazione in veste di nuovo presidente della Lega Serie A.
Dal Pino accetta così formalmente l’incarico di presidente di Lega. Come riporta l’Ansa, nella mattinata di ieri il manager ha incontrato a Roma il presidente della Figc, Gabriele Gravina, prima di sciogliere le riserve e firmare (dichiarando di non avere incompatibilità) nel tardo pomeriggio in Federcalcio l’accettazione dell’incarico, che mette fine al mandato di commissario ad acta di Giancarlo Abete. Augurandogli buon lavoro, Gravina ha auspicato che “da queste elezioni la Lega ritrovi unità e armonia: il calcio italiano sarà più forte con una Lega Serie A compatta e autorevole”. Nei suoi primi contatti informali, il milanese con alle spalle una carriera fra editoria e tlc si è confermato un manager dai modi diretti.
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“Dal Pino dimostrerà tutto il proprio valore e rappresenterà al 100% la Lega di A, cosa che in passato non si era verificata e che non tutti i presidenti vogliono fare”, è sicuro il patron della Lazio, Claudio Lotito, che ha sostenuto con altre 11 società il nuovo presidente scontrandosi con il gruppo guidato da Juventus, Inter e Torino.
Una divisione che ricalca sostanzialmente gli schieramenti sul fronte diritti tv, fra quelli più favorevoli a un’intesa con Mediapro e quelli considerati più filo-Sky. E’ il dossier più caldo che da subito Dal Pino dovrà affrontare con l’ad Luigi De Siervo, a sua volta non ben visto da tutti i club. La partita per ora è ferma. L’offerta di Mediapro da 1.3 miliardi di euro sul canale tematico è formalmente scaduta, i dialoghi si sono interrotti quando è entrata nel vivo la corsa alla presidenza. E, intanto, nella causa intentata dalla Lega per l’accordo saltato un anno e mezzo fa, da Barcellona hanno avanzato una richiesta di danni per 200 milioni di euro. Gli spagnoli aspettano una telefonata per riprendere il negoziato. In parallelo la Lega prepara il bando per la vendita dei diritti tv sul mercato dei broadcaster.