In attesa del ritorno in campo dell’Inter – lunedì 6 gennaio contro il Napoli –, il First Team Technical Manager del club, Gabriele Oriali, ha raccontato le sue sensazioni in nerazzurro dal suo ritorno ad oggi ai microfoni di Sky Sport e SportMediaset.
«Io sono davvero felice di essere qui, perché per me è stato come tornare a casa, non vedevo l’ora. All’Inter ho passato oltre 30 anni di vita, tutta la mia famiglia tifa Inter, qui sono cresciuto anche come persona. C’è un legame fortissimo», ha spiegato.
«Sto portando avanti un impegno doppio – ha aggiunto –, che è gravoso e importante, ma che mi dà grandi soddisfazioni. La scelta fatta è stata condivisa con il presidente Gravina e con Roberto Mancini. Si andrà avanti fino agli Europei, poi vedremo il da farsi».
Sul momento dell’Inter, Oriali è chiaro: «Stiamo andando oltre le aspettative, non pensavamo di essere a questo punto a metà stagione. Il lavoro da fare è ancora tanto, il percorso fino ad oggi è stato positivo al di là dei tanti problemi, soprattutto di infortuni. C’è stato un momento in cui l’organico era molto ridotto, ora può darsi che venga un pochino allargato, almeno questo si spera per gennaio perché ne avremmo bisogno».
Riguardo alle voci sulla sessione di calciomercato invernale, Oriali spiega: «Siamo contenti di chi abbiamo: c’è un grande gruppo, siamo diventati squadra ed è merito dei giocatori. Poi alla guida c’è un fuoriclasse, che riesce sempre ad ottenere il meglio. A gennaio? A noi interessa che arrivi qualcuno che sappia che qui c’è da pedalare, da lavorare e da sacrificarsi per la causa, gli obiettivi ci sono».
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«I risultati parlano per Conte. È coinvolgente – ha spiegato Oriali – e coinvolto nel progetto: è arrivato con la mentalità giusta, con l’intenzione di dare un’impronta all’Inter. Vuole lasciare un segno importante. Le aspettative della società sono importanti e alte, serve tempo».
Infine, una battuta sul ritorno di Ibrahimovic nel campionato italiano: «Sono contento, ho un ottimo rapporto con lui e soprattutto grandi ricordi. Il più bello è legato a Parma-Inter: era infortunato, ma prima di entrare in campo aveva già detto a tutti che avrebbe segnato e che avremmo vinto lo Scudetto. Fu di parola».