Esonerare l’allenatore funziona? Una domanda che ci si chiede sempre, quando una squadra cambia allenatore. E in Serie A, quest’anno, sta succedendo spesso. Il campionato italiano è infatti primatista di esoneri in Europa, con otto cambi di panchina allo scoccare della 17/a giornata (e potrebbe arrivare il nono, vista la traballante posizione di Thiago Motta al Genoa), uno in più rispetto alla scorsa stagione quando dopo 17 turni di campionato gli esoneri erano stati sette, l’ultimo dei quali, il 21 dicembre del 2018, quello di Moreno Longo al Frosinone. L’ultimo esonero è quello di Vincenzo Montella, che paga l’ultimo pesante ko della Fiorentina contro la Roma, con Iachini che oggi dovrebbe essere ufficialmente nominato come suo successore.
Restando agli allenatori subentrati che si sono già seduti in panchina almeno in una gara ufficiale, tra i sette avvicendamenti in panchina in ben quattro casi c’è stato un miglioramento nella media punti, mentre in due occasioni i risultati sono peggiorati.
Per quanto riguarda gli esoneri, solo due allenatori avevano una media superiore al punto per partita: si tratta di Marco Giampaolo al Milan (1,29) e Carlo Ancelotti al Napoli (1,50), con quest’ultimo in particolare che alza notevolmente i numeri dei tecnici esonerati. La media infatti è di 0,90 punti a partita per gli allenatori che sono stati sostituiti (proiezione su 38 gare di 34 punti), cifra che scende a 0,70 senza considerare i risultati dell’ex allenatore dei partenopei.
Allenatore | Squadra | Partite | Punti | Media punti |
Di Francesco | Sampdoria | 7 | 3 | 0,43 |
Giampaolo | Milan | 7 | 9 | 1,29 |
Andreazzoli | Genoa | 8 | 5 | 0,63 |
Tudor | Udinese | 9 | 7 | 0,78 |
Corini | Brescia | 10 | 7 | 0,70 |
Grosso | Brescia | 3 | 0 | 0,00 |
Ancelotti | Napoli | 14 | 21 | 1,50 |
TOTALE | 58 | 52 | 0,90 |
Numeri che sono cresciuti in quasi tutti i casi per quanto riguarda gli allenatori subentrati: finora infatti la media punti degli allenatori arrivati a stagione in corso è di 1,11 punti a partita, con una proiezione su 38 gare di 42 punti.
Allenatore | Squadra | Partite | Punti | Media punti |
Ranieri | Sampdoria | 10 | 12 | 1,20 |
Pioli | Milan | 10 | 12 | 1,20 |
Thiago Motta | Genoa | 9 | 6 | 0,67 |
Gotti | Udinese | 8 | 11 | 1,38 |
Grosso | Brescia | 3 | 0 | 0,00 |
Corini | Brescia | 4 | 7 | 1,75 |
Gattuso | Napoli | 2 | 3 | 1,50 |
TOTALE | 46 | 51 | 1,11 |
A migliorare le prestazioni rispetto ai predecessori sono stati Ranieri, Thiago Motta (seppur leggermente con un +0,04), Gotti e Corini (nel ritorno dopo il primo esonero) mentre Gattuso ha la stessa media punti di Ancelotti (anche se con sole due gare). A fare peggio, invece, sono stati finora Pioli e Grosso, che nelle tre partite in cui ha guidato il Brescia non ha ottenuto nemmeno un punto, tornando poi la panchina a Corini.
La differenza così è di 0,21 punti a partita (proiezione su 38 giornate è di una differenza di 8 punti complessivi): si tratta di cifre in aumento rispetto alla passata stagione quando, a fine campionato, la differenza nel rendimento tra allenatori esonerati e subentrati è stata pari a 0,09 punti a partita.