Al termine dell’incontro con il Comune per discutere le problematiche legate al progetto di un nuovo stadio nell’area di San Siro, il presidente del Milan Paolo Scaroni e l’amministratore delegato dell’Inter Alessandro Antonello hanno parlato ai cronisti presenti.
Antonello ha spiegato che «è stato un incontro utile, perché quando ci si incontra ai tavoli invece che con comunicazioni pubbliche è meglio. Ci si è confrontati sui temi aperti. L’indicazione che abbiamo avuto è che comunque c’è un’idea di mantenimento della superficie di San Siro sui diversi scenari».
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«L’obiettivo – ha aggiunto l’a.d. nerazzurro – è quello ora di lavorare su queste varie ipotesi, quindi ancora una volta i club si sono resi disponibili a lavorare, come hanno sempre fatto fin dall’inizio nell’ambito della collaborazione con le istituzioni. Quindi ancora una volta i club lavoreranno per proporre idee sul mantenimento della superficie di San Siro. Questo è quello che ci siamo detti».
Nell’incontro si è dunque discusso del mantenimento di San Siro: «L’ipotesi è capire come dalla delibera si possa procedere nei prossimi passi per la presentazione di un progetto definitivo. Quindi oggi il punto di discussione era capire l’ingombro di San Siro come può essere reso compatibile con l’esistenza di un altro stadio a poche centinaia di metri».
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Su chi sarà l’incaricato di questo compito, Antonello aggiunge: «Adesso stiamo valutando. C’è un nostro studio di ingegneria a cui ci siamo già affidati in precedenza che farà queste valutazioni». Poi, una battuta sulla valutazione dell’Agenzia delle Entrate: «Sinceramente nelle ultime settimane abbiamo sentito valutazioni che cambiano. A inizio estate si parlava di 50 milioni, poi di 70 e adesso 100. Sinceramente sono valutazioni che non sono state messe sul tavolo oggi e non abbiamo riscontro oggettivo su da dove arrivino».
In chiusura, l’amministratore delegato nerazzurro ha risposto a una domanda sulla possibile demolizione del Meazza: «Oggi c’è una delibera e ci si deve attenere alla delibera che è stata emanata. Lavoreremo nell’ambito di questa».