calcio femminile professionismo. Importanti passi avanti sono stati fatti negli ultimi tempi nel seguito che sta riscuotendo il calcio femminile, compreso l’interesse di alcune aziende che decidono di collaborare con diversi club. Questo non è però sufficiente: nonostante le principali squadre abbiano deciso di avere una squadra tutta in rosa, le calciatrici non possono essere ancora considerate professioniste.
Le ragazze sono quindi inquadrate come dilettanti, idea che esclude in linea di massima ogni forma di lavoro autonomo e subordinato. Il riconoscimento del professionismo, ovvero la scelta di aderire o meno al settore professionistico e al Comitato Olimpico Nazionale Italiano, viene quindi rimandato alle singole federazioni. Il calcio femminile è recentemente passato dalla gestione della Lega Nazionale Dilettanti alla Federazione Italiana Giuoco Calcio, cosa che ora favorirebbe l’ingresso nel professionismo. Anche il presidente della FIGC Gabriele Gravina aveva affermato di essere favorevole a questo importante passo avanti, ma sottolineando come fosse necessario attendere ancora qualche tempo affinché tutto diventasse definitivo.
Anche il mondo della politica ha però deciso di muoversi attivamente affinché questa differenza tra il mondo dei maschi e quello delle donne.
La proposta, che trova il sostegno dell’Associazione calciatori, sarà presentata ufficialemente nella gioranta di domani, mercoledì 27 novembre. All’iniziativa, parteciperanno, tra gli altri, oltre ai proponenti: Umberto Calcagno (Vicepresidente Associazione Italiana Calciatori), Katia Serra (responsabile settore femminile AIC), Elisa Bartoli (capitana As Roma e Nazionale femminile) e altre calciatrici in video, pronte a dare il proprio punto di vista su un tema che è ormai diventato importante e che non può ammettere ulteriori proroghe.