UEFA Champions League streaming – La UEFA starebbe studiando la creazione di un proprio servizio di streaming per la trasmissione delle partite della UEFA Champions League. Una risposta ai timori crescenti legati al fatto che le emittenti tradizionali si starebbero tirando indietro nella corsa ai diritti televisivi.
Come riportato dal “Financial Times”, la UEFA si trova nel mezzo di un’asta paese per paese in relazione alle offerte per la trasmissione televisiva delle sue principali competizioni tra il 2021 e il 2024. Finora, la rete statunitense CBS e il gruppo di telecomunicazioni britannico ed emittente sportiva BT hanno acquisito i diritti nei rispettivi mercati nazionali.
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Tuttavia, Theodore Theodoridis, segretario generale UEFA, ha affermato che si sta valutando la possibilità di ritirare la vendita dei diritti tv in alcuni mercati, al fine di offrire la trasmissione delle partite online. Un risultato che potrebbe essere raggiunto trasformando UEFA.tv in un canale OTT più ampio.
La mossa rappresenterebbe una trasformazione radicale rispetto all’attuale modello di vendita dei diritti tv ai media tradizionali. «Per ora abbiamo molti partner e non vediamo l’ora di proseguire con le nostre collaborazioni», ha affermato Theodoridis. «Vogliamo solo essere pronti. Vogliamo solo opzioni alternative».
Le pay-TV, come ad esempio Sky, sono sempre più riluttanti a spendere somme importanti per i diritti sportivi, data la crescente difficoltà di ricaricare il costo sui consumatori. Negli ultimi anni, gli operatori internet si sono uniti alla battaglia i diritti del calcio, come dimostrano le acquisizioni di aziende come DAZN e Amazon.
Enders Analysis, un gruppo di analisti dei media, il mese scorso ha pubblicato un rapporto in cui si afferma che il «boom dei diritti TV (nel calcio) si sta esaurendo», in particolare nei maggiori campionati nazionali europei: Premier League, Liga, Serie A, Ligue 1 e Bundesliga.
«Le scarse prospettive locali per le future aste riflettono venti contrari comuni a tutti i principali mercati della televisione a pagamento, nonostante le differenze nazionali: la crescita degli abbonati ha subito un rallentamento o un’inversione e i prezzi sono soggetti a pressioni al ribasso», sottolinea il report.
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Come risposta a queste preoccupazioni, Theodoridis ha dichiarato che la UEFA sta cercando di «sperimentare» il proprio canale in streaming in alcuni mercati extra-europei, dove gli attuali accordi di trasmissione non valgono più di 5-10 milioni annui. In alternativa, l’organismo prenderà in considerazione il passaggio a un modello online in qualsiasi mercato nazionale in cui le emittenti televisive offriranno meno rispetto a quanto prospettato dalla UEFA stessa.
Nel tempo, la UEFA potrebbe quindi costruire un nuovo modello di business simile a quello di alcuni importanti campionati sportivi statunitensi, come la Major League Baseball, che ha creato un proprio servizio in abbonamento con entrate annue per un valore stimato di 620 milioni di dollari. «Le trasmissioni tradizionali ci sono state per lo sport e per il calcio in generale. Ora dobbiamo esplorare anche il lato digitale. Questo è quello che stiamo cercando di fare».