«Meazza? Riconosco che il termine rifunzionalizzazione non è chiaro». Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala, in un’intervista alla Gazzetta dello Sport sul tema del nuovo stadio e sul futuro di San Siro.
«io chiedo se esiste la possibilità di trasformare l’attuale San Siro in un impianto più piccolo, mantenendo per esempio solo il primo anello. La crescita del calcio femminile, l’attenzione dei tifosi verso le giovanili, possono creare il bisogno di una “arena civica”. Utile alle squadre che oggi sono costrette a giocare fuori città. Quello che non so, e chiedo alle società, è se in termini di investimento sia una follia o sia gestibile. Non l’abbiamo studiato. Il vero punto è: quanti soldi ci vogliono per riportare San Siro a una gestione sostenibile? È una domanda a cui forse nemmeno le società sanno rispondere», ha aggiunto Sala alla Gazzetta.
«I club dicono che costi troppo? Ma mi facessero vedere uno studio che dica: ci vogliono 350 milioni. A quel punto io direi “Ho capito, basta”. Verifichiamolo insieme, diamo l’incarico a qualcuno. Non voglio convincere nessuno, ma occorre massima trasparenza». Sicuramente costerà più che abbatterlo. Già il progetto prevede un impianto da 600-700 milioni. Si può incrementare una spesa così ingente?»
«Il nuovo stadio costerà troppo? Il Wanda Metropolitano è costato 270 milioni, il progetto dello stadio della Roma, che mi pare un super-stadio, è da 350. A occhio, quello di Milan-Inter è un impianto con costi mai visti. Mi chiedo se non si possa fare qualcosa di più contenuto, mantenendo una seconda arena dedicata allo sport. A Milano siamo alla ricerca di sviluppo, ma di sviluppo sostenibile, e di cose ben fatte. Il mio è un dubbio. Dico: discutiamone», ha concluso Sala.