Potrebbe esserci un caso Trapani in Serie B. Lo scrive Marco Bellinazzo per “Il Sole 24 Ore”, spiegando che la società siciliana è stata deferita dalla Procura Federale su segnalazione della Lega Pro, per irregolarità relative all’acquisizione delle quote da parte della Fm Service Srl, società che ha successivamente ceduto il club alla Alivision, attuale proprietaria.
Il club è stato momentaneamente deferito, così come l’ex amministratore delegato Maurizio De Simone e l’ex presidente, Francesco Paolo Baglio. Il rischio sembrerebbe essere quello di una penalizzazione in classifica, anche se la massima sanzione prevista dal codice di giustizia sportiva è la retrocessione per direttissima.
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Maurizio De Simone, ex a.d. del Trapani, è stato deferito «per avere fornito alla società Trapani Calcio s.r.l. una lettera di referenze bancarie del Monte dei Paschi di Siena relativa alla società FM Service s.r.l., poi trasmessa dal Trapani Calcio alla segreteria della Lega PRO il 25 marzo 2019, risultata non genuina». Per lo stesso motivo, la Procura Federale ha deferito Francesco Paolo Baglio, ex presidente e legale rappresentante del club.
L’avventura della Fm Service – che aveva rilevato il club dalla Liberty Lines – è durata tre mesi. Già prima del cambio di proprietà, la Lega Pro aveva pubblicato un comunicato attraverso il quale si chiedeva alla proprietà dell’epoca una riflessione, considerando i costi di gestione del Trapani e le disponibilità della società acquirente.
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Poco prima della finale dei play-off vinta a giugno, inoltre, i giocatori del Trapani avevano denunciato una serie di inadempienze da parte di Fm Service, che ha ceduto il club subito dopo la promozione in Serie B alla Alivision di Petroni, attuale proprietaria del club che oggi si ritrova sotto la lente d’ingrandimento della giustizia sportiva.
Parlando ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com, il presidente Giorgio Heller ha però espresso tranquillità: «Si tratta di un atto dovuto visto che il deferimento è verso la società. Riguardo lo specifico reato preso in esame, non può essere in nessun modo attribuito all’attuale proprietà. Il documento non genuino non ha nulla a che fare con l’attuale presidenza. Ci affidiamo al buon senso del Tribunale Federale Nazionale. Abbiamo già inviato la nostra memoria difensiva e io stesso sono stato ascoltato dal Procuratore Federale. Non penso che riceveremo delle penalizzazioni che possano modificare la nostra classifica».