“Io sono contento del parere favorevole ma quello che ne ricavo è che quello che è il progetto” delle società “come è oggi non è un progetto che è accettabile. Quindi è da qua che si ricomincia a lavorare a livello di giunta. Ho votato anche io e ho votato favorevolmente”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato il via libera condizionato dato dal Consiglio comunale al progetto del nuovo stadio che Inter e Milan vorrebbero realizzare sull’area di San Siro. “Quello che penso è che i volumi che sono stati chiesti sono volumi non realistici, sono eccessivi – ha aggiunto – Adesso parte la discussione vera con le società. Credo che le società siano consapevoli del fatto che il piano che ci hanno proposto era un piano troppo a loro favore. Non si può vedere un singolo aspetto perché sono tanti, e se si arrivasse ad un accordo si arriverà lavorando su più aspetti. Dobbiamo riportare questa proposta un po’ più nell’interesse del Comune”.
Secondo il sindaco di Milano “uno sforzo per salvaguardare lo stadio di San Siro va fatto o perlomeno bisogna essere assolutamente certi che non c’è una possibilità in qualche modo di salvarlo. Salvarlo non vuol dire tenere un monumento, ma vuol dire anche farlo funzionare, poi ci sono una serie di altre osservazioni – ha proseguito -, però noi in sostanza vogliamo seguire la nostra attitudine che è fatta di apertura a una rigenerazione della città ma anche di tutela del verde”.
“Tutti si devono tenere un piano b nella vita. Non sono parole che mi turbano, ci mancherebbe altro che non ce l’abbiano”, ha risposto Sala commentando le parole di Paolo Scaroni, presidente del Milan che ha parlato di un piano B delle squadre per realizzare lo stadio nell’area ex Falck di Sesto San Giovanni in alternativa a quella comunale dove si trova già adesso il Meazza. “Noi dobbiamo continuare sul nostro percorso e mi auguro che si arrivi ad una conclusione positiva, però ripeto così come oggi è stato presentato il progetto non è possibile – ha aggiunto Sala -. Con buonsenso si trovi una formula diversa”.
Ai giornalisti che gli hanno chiesto se ad oggi è più ottimista o pessimista che si arrivi ad accordo con società il sindaco ha risposto che “io con le società non ho parlato di queste questioni, non so se loro a fronte dello 0,65 di indice volumetrico che hanno chiesto quanto siano disponibili a scendere – le parole del sindaco -. Non so se nel frattempo su un’ipotesi di San Sirorigenerato ci abbiano lavorato o meno. Quindi oggi è difficile dirlo. In qualche settimana spero poco ci chiariremo le idee. Il nostro è un sì condizionato”.
Dopo che il Consiglio comunale si è espresso la giunta dovrà decidere se dare il parere favorevole o meno all’interesse pubblico del progetto. “A questo punto dovremmo essere abbastanza rapidi – ha detto Sala parlando dei tempi di decisione della giunta -, perché poi il processo di discussione con le società non è detto che sarà rapido. Nel senso che stiamo parlando di interessi che a volte possono essere anche contrapposti. Però bisogna cercare un interesse comune”.