Evitare l’abbattimento di San Siro e riqualificare lo stadio “Giuseppe Meazza” per restituirlo alla città di Milano in una veste tutta nuova. Su queste basi poggia l’idea di “Principioattivo Architecture Group Srl”, studio di progettazione che ha sviluppato negli ultimi giorni un book di analisi e una proposta di rifunzionalizzazione e rigenerazione dell’impianto milanese.
«In questi giorni, Inter e Milan stanno discutendo insieme al Comune di Milano l’ipotesi di demolire il glorioso stadio San Siro. E qui il punto del dibattito: San Siro è bellissimo. Lo era ancor di più prima della costruzione del terzo anello e delle torri, ed è la sua maestosità insieme alla sua linearità che lo hanno posto ai vertici della classifica degli stadi più belli del mondo secondo il Times», si legge nel documento dello studio.
«Ma sopratutto San Siro è Milano. Il Comune, per concedere l’impianto, incassa circa 10 milioni di euro all’anno e non vuole rimetterci, ma non è riuscito a convincere i club a ristrutturare lo stadio. In questo contesto si sta quindi consolidando l’idea di demolire lo stadio San Siro per realizzare un nuovo impianto sportivo più adeguato alle nuove esigenze di pubblico e di spettacolo. Scelta comprensibile dal punto di vista dei club, ma che fine farà la memoria di Milano e uno dei suoi simboli più riconosciuti?», si domanda Principioattivo.
«Se la funzione principale dello stadio non è più compatibile con la struttura, bisogna per forza prevedere l’abbattimento di un simbolo e di una icona o se ne può prevedere una rifunzionalizzazione nell’ottica dei principi di rigenerazione urbana? La rigenerazione urbana è un concetto che va di pari passo con quello di “consumo di suolo zero” e significa il recupero e la riqualificazione di parti di città degradate, aree che hanno perduto la loro funzione originaria attraverso interventi di sostituzione che limitino il consumo di territorio, salvaguardando gli aspetti ambientali e paesaggistici, ed iconici di una città».
Da qui l’idea di un progetto nuovo, che prende spunto da idee di successo come la riqualificazione di “Highbury”, il vecchio stadio dell’Arsenal, o “Las Arenas” di Barcellona. Tra le ipotesi ci sono l’eliminazione del terzo anello con mantenimento della copertura, o il mantenimento dei soli primo e secondo anello del “Meazza”.
Il piano è quello di realizzare un complesso utilizzabile 24 ore al giorno, dotato di zona food-lounge, di un museo, di una palestra, di un’arena e sede di uffici su due livelli. Il tutto corredato da un prato multifunzione e un bosco. Una proposta sicuramente interessante ma che andrebbe inevitabilmente a scontrarsi con i progetti finora presentati dagli studi in gara per la realizzazione del nuovo stadio di Milan e Inter.