Sono bastate solo sette partite di campionato, con un ruolino di marcia con quattro sconfitte e solo tre vittorie, per porre fine all’avventura al Milan di Marco Giampaolo. Al suo posto si è insediato Stefano Pioli, che ha firmato un contratto biennale. L’ex alenatore della Fiorentina si è presentato oggi in conferenza stampa in cui erano presenti al suo fianco anche Paolo Maldini, Zvonimir Boban, Ivan Gazidis e Frederic Massara.
Il mister, nonostante lo scetticismo che si era diffuso nelle ultime ore via social da parte dei tifosi, sembra essere convinto di poter fare bene: “Dobbiamo cercare di andare in Champions – ha detto -. Io penso sempre positivo e lotteremo insieme per raggiungere i migliori risultati possibili e di questo devono essere convinti anche i giocatori. Il passato del Milan è glorioso e il presente deve essere all’altezza delle nostre possibilità, le difficoltà vanno affrontare e superate”.
Pur non entrando nel dettaglio di quanto fatto dal suo predecessore, Pioli ritiene che non tutto quanto fatto nel passato sia da buttare. ” Giampaolo è un bravo allenatore, ma è diverso da me nell’interpretazione della gara. Io dovrò essere bravo a far arrivare il prima possibile alla squadra le mie idee. Partiamo da un buon livello – ha aggiunto – ci sono ragazzi di valore. Vorrei far giocare un calcio che i ragazzi abbiamo il piacere di giocare. Sono molto esigente, non sopporto la superficialità. Mi sento un insegnante, sono qui per far crescere i giocatori”
Non è mancato un accenno alle sensazioni dei milanisti: “”Le critiche dei tifosi? Ho grande rispetto per loro – ha replicato -, hanno diritto di critica, ma per me è uno stimolo. La mia fede nerazzurra? Il passato è passato, non si può confondere un ragazzino di 13 anni pieno di capelli con uomo maturo, un professionista, ora pelato e con la barba. Voglio essere giudicato per quello che riuscirò a fare, non per quello che ero”.