Proteste e cartelli contro i rappresentanti di Inter e Milan, che questa sera hanno incontrato nella sede del Municipio 7 i cittadini della zona San Siro.
Qui i due team vorrebbero costruire il nuovo impianto, abbattendo lo stadio Meazza, considerato vecchio e impossibile da ristrutturare per le attuali esigenze.
Presenti per i nerazzurri Alessandro Antonello e per i rossoneri Paolo Scaroni: in particolare dopo l’intervento di quest’ultimo si sono concentrati i “buuu” nel momento in cui si è parlato dell’area attorno al Meazza come una “landa desolata”.
Alcuni cittadini hanno poi contestato le squadre presentandosi con alcuni cartelloni lasciati a terra con contestazioni come “No stadio a 30 metri dalle case”.
Molto difficoltosa la moderazione dell’incontro da parte del presidente del municipio, Marco Bestetti.
Fra i cittadini la preoccupazione preponderante è il fatto che la nuova struttura sorga a pochi metri dalle case di via Tesio, impedendo la luce e modificando la viabilità.
Tra i rischi paventati anche l’inquinamento acustico e le vibrazioni, che si trasferirebbero ai palazzi proprio a causa della vicinanza.
C’è poi chi sostiene di aver scelto la zona di San Siro per la propria residenza proprio per il verde e la sua tranquillità: se il progetto delle due squadre è quello di rendere “viva” la zona anche al di la’ delle partite con centri commerciali e musei, chi vive nel quartiere periferico definisce “movida, mal supportata” la prospettiva fornita dai nuovi progetti.
Preoccupazione di altri cittadini è quella che i rendering presentati non vengano portati a compimento e dunque che le immagini che presentano il nuovo stadio come “un’oasi verde” siano di fatto irrealizzabili; secondo altri il progetto nasconde una speculazione edilizia.
Altri cittadini, infine, hanno messo in dubbio la scelta dei due studi di architettura finalisti: “Il progetto di Stefano Boeri (scartato dalla coppia finale, ndr.) in linea con l’idea della green city, sarebbe stato meno osteggiato”, considera qualcuno.
Ad alcuni dei dubbi dei cittadini ha risposto Paolo Scaroni, presidente del Milan: “Le nuove fondamenta conterranno le vibrazioni come non si poteva fare all’epoca di costruzione del Meazza; mentre i pannelli fonoassorbenti conteranno l’inquinamento acustico. I problemi rilevati sono relativi al vivere davanti a un qualsiasi stadio, allora meglio che sia moderno ed efficiente” ha concluso il dirigente rossonero.