La Procura federale avrebbe aperto un’indagine nei confronti del direttore sportivo della Roma, Gianluca Petrachi, reo di aver iniziato a lavorare per il club giallorosso quando era ancora sotto contratto con il Torino.
Una segnalazione arrivata dalla presidenza della Figc e che sarebbe nata da una dichiarazione dello stesso Petrachi, che durante la presentazione di Mkhitaryan in diretta televisiva a Trigoria, parlando delle trattative per Dzeko, aveva detto testualmente: «Quando la prima volta a maggio ho incontrato l’Inter ho posto il mio prezzo».
Come riporta il quotidiano “Il Tempo”, la frase era stata successivamente ripresa da Tuttosport, e proprio l’articolo del quotidiano torinese è stato utilizzato per segnalare il caso alla Procura diretta da Giuseppe Pecoraro.
In realtà, le telecamere avevano già ripreso Petrachi la sera del 4 giugno al ritorno a Fiumicino da un viaggio di mercato a Madrid, dove – insieme a Fienga – aveva incontrato il tecnico Fonseca e il suo entourage, ma ufficialmente il suo rapporto con il Torino si è interrotto il 25 giugno, grazie all’ok di Cairo che per liberare il dirigente – che aveva ancora un anno di contratto – ha ricevuto in cambio dalla Roma i giovani Freddi Greco e Bucri a un prezzo simbolico.
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Qualora venisse accertato il tutto, Petrachi rischierebbe una squalifica di qualche mese o fino addirittura a un anno e durante il periodo di stop non potrebbe operare per conto della Roma sul mercato, incontrando operatori e dirigenti di altre società, né essere ammesso durante le partite nelle zone “chiuse” degli stadi, come ad esempio gli spogliatoi. Ma il codice prevede, alla conclusione delle indagini, la possibilità di patteggiare ancor prima dell’eventuale deferimento, per trasformare la sanzione in un’ammenda o ridurla di un terzo.