Insulti a Pjanic, curva del Brescia chiusa con sospensiva

Un turno di squalifica alla curva del Brescia per gli insulti razzisti durante la sfida di martedì sera contro la Juventus nei confronti del bosniaco Miralem Pjanic: la pena è…

Brescia - Perugia

Un turno di squalifica alla curva del Brescia per gli insulti razzisti durante la sfida di martedì sera contro la Juventus nei confronti del bosniaco Miralem Pjanic: la pena è però sospesa (in caso di nuovo episodio scatterebbe automatico lo stop per due gare) perché si tratta della prima volta per i sostenitori della squadra lombarda. È questa la decisione del giudice sportivo, Gerardo Mastrandrea.

Nelle motivazioni si legge: “Il Giudice sportivoletta la relazione dei collaboratori della Procura federale nella quale, tra l’altro, si riferisce che i sostenitori della società Brescia, assiepati nel settore “Curva Nord” si rendevano responsabili, al 17° del secondo tempo e al termine della gara durante l’intervista di rito, in percentuale ampiamente significativa (90%) rispetto agli occupanti (circa 4.700), di cori contro il calciatore della Juventus Pjanic, ritenuti di discriminazione razziale dai medesimi collaboratori della Procura; considerato che in base alla relazione suddetta emergono comportamenti rilevanti per dimensione e percezione reale, a norma dell’art. 28 comma 4 CGS, ai fini della punibilità degli stessi; considerato che, nondimeno, sussistono le condizioni per la concessione del beneficio di cui all’art. 28 comma 7 CGS; delibera di  sanzionare  la Soc. BRESCIA con l’obbligo di disputare una gara con il settore denominato  “Curva Nord” privo di  spettatori,  disponendo  che  l’esecuzione  di  tale sanzione sia sospesa per un periodo di un anno con l’avvertenza che, se durante tale periodo sarà commessa analoga violazione, la sospensione sarà revocata e la sanzione sarà aggiunta a quella inflitta per la nuova violazione”.

Tra le altre sanzioni alle società, il Brescia è stato multato per 3mila euro per lancio nel recinto di gioco di una bottiglia di plastica ed altri oggetti e di altri 3mila euro per avere ingiustificatamente ritardato l’inizio del primo tempo di circa tre minuti; il Lecce è stato multato per 3mila per il lancio di un petardo sul terreno di gioco; la Roma è stata multata per 3mila per avere ingiustificatamente ritardato l’inizio del secondo tempo di circa due minuti.

Tra i giocatori, squalifica di due giornate e multa di 10mila euro a Koulibaly (Napoli) “per avere, al 43° del secondo tempo, assumendo un atteggiamento irriguardoso, rivolto del Direttore di gara un’espressione gravemente ingiuriosa, reiterando tale comportamento mentre usciva dal terreno di giuoco dopo la conseguenziale espulsione”, mentre Reina (Milan) è stato squalificato per un turno e multato di 5mila euro “per avere, al 27° del secondo tempo, alzandosi dalla panchina ed entrando sul terreno di giuoco, contestato una decisione arbitrale con atteggiamento e parole irrispettosi”. Squalificato dopo il rosso anche Jeison Murillo della Sampdoria.

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