San Siro demolizione – E’ un vero e proprio braccio di ferro quello in atto tra Milan e Inter, da un lato, e la politica milanese dell’altro. Come riporta “Il Corriere della Sera”, ieri è andato in scena un incontro tra Scaroni (presidente Milan), Antonello (a.d. Inter) e i rappresentanti del Comune, in vista dell’arrivo del dossier stadio, che martedì sarà all’attenzione del Consiglio comunale.
Un percorso di avvicinamento, un tentativo di condivisione che dovrebbe aiutare a ridurre le distanze tra la politica e le due dirigenze calcistiche che vorrebbero così ottenere il via libera all’atto amministrativo che servirebbe a ridurre i tempi e a semplificare le procedure: la dichiarazione di pubblico interesse dell’ opera da parte del Comune.
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Tuttavia, la distanza c’è, soprattutto sulla demolizione. Perché il Comune spinge per non abbattere il “Meazza”, mentre le dirigenze non vogliono sentire ragioni: «Se non si possono avere le volumetrie necessarie per rientrare dall’investimento, demolendo San Siro, siamo pronti ad andare a Sesto a costruire il nostro nuovo stadio». In questo senso era arrivata l’apertura dell’a.d. di Milanosesto, Giuseppe Bonomi: «Noi dobbiamo sviluppare il più grande piano urbanistico attuativo d’ Europa. E siamo pronti, nel caso ci fosse l’opportunità, ad ospitare il nuovo stadio di Inter e Milan».
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Si parla addirittura della possibilità di un atto d’indirizzo dello stesso Consiglio, per scongiurare la demolizione di San Siro. Sarebbe una presa di posizione ufficiale contro i piani delle due società, anche se ad ora l’ipotesi è smentita dal capogruppo del Pd Filippo Barberis: «Lavoriamo per raccogliere tutte le informazioni necessarie a mettere i consiglieri in condizione di assumere una posizione nell’ interesse della città».