Il presidente del Torino, Urbano Cairo, ha parlato anche di Super Champions durante una lunga intervista rilasciata a “Il Giornale”. Tra le domande a cui Cairo ha risposto, anche quella se fosse stato lui a far nascere la forte opposizione al progetto di Ceferin-Agnelli della riforma della massima competizione calcistica europea per club.
«Non ho l’abitudine di incassare meriti che non mi appartengono. A dire il vero c’è stata una sollevazione europea, a cominciare dalle leghe più autorevoli, inglese e spagnola, le quali hanno spinto il presidente dell’Uefa a riporre nel cassetto quell’idea balzana», ha spiegato Cairo.
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A proposito della riforma, Cairo ha spiegato che «si trascinava dietro un criterio ingiusto di torneo della Champions a inviti, a dispetto del risultato in campionato. Non sarebbe stata una super Champions ma una minor Champions. Non parliamo poi del proposito di disputarla durante il fine settimana: avrebbe provocato la rivolta dei tifosi».
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Poi una battuta sulle proprietà straniere nel calcio italiano: «Il mio giudizio è positivo, molto positivo. Se il calcio italiano riesce ad attrarre investitori stranieri vuol dire che il prodotto calcio funziona, anche se in materia di diritti tv siamo ancora sottostimati».