Un fondo Usa sul Genoa: lunedì l'offerta a Preziosi

Un fondo di investimento americano si sarebbe fatto avanti per rilevare il controllo del Genoa dall’attuale proprietario Enrico Preziosi.

Lo scrive la Gazzetta dello Sport, secondo cui entro la giornata di…

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Un fondo di investimento americano si sarebbe fatto avanti per rilevare il controllo del Genoa dall’attuale proprietario Enrico Preziosi.

Lo scrive la Gazzetta dello Sport, secondo cui entro la giornata di lunedì dovrebbe formulare un’offerta all’advisor Assietta S.p.A, società di consulenza finanziaria specializzata in Corporate Finance, che verrà poi eventualmente affiancata da un altro soggetto con «un profilo e network internazionale» per sviluppare meglio la trattativa.

Preziosi, attraverso una nota ufficiale diffusa dal Genoa, aveva dato formale comunicazione della nomina di un advisor per la vendita del club il 14 maggio scorso.

Assietta, fra l’altro, è la medesima società a cui il presidente del Grifone si era rivolto in passato (tre anni fa, per l’ esattezza) quando già aveva pensato di passare la mano, ma senza trovare poi interlocutori credibili.

È innegabile come le ultime vicende calcistiche, e la frattura ormai insanabile fra presidente e una parte della tifoseria, abbiano contribuito ad accelerare un processo e una volontà in atto comunque da tempo.

Ora, in attesa di sapere se l’offerta del fondo americano (attesa, appunto, per lunedì prossimo) sarà stata giudicata congrua dallo stesso presidente rossoblù, va registrato il fatto che mai come in questo momento il Genoa è stato finanziariamente appetibile per un soggetto interessato a subentrare all’attuale proprietà.

Il bilancio 2018, approvato a fine aprile, aveva fatto registrare un passivo di 3,952 milioni, notevolmente ridotto rispetto al passato. L’ intenzione del club, inoltre, è quella di estinguere anticipatamente, e comunque entro l’anno in corso, il debito rateizzato nei confronti dell’Agenzia delle Entrate.

In quell’occasione, erano stati anticipati anche i primi conti dell’ anno nuovo, dove il saldo fra cessioni sul mercato invernali ed acquisti lasciavano intravedere un ulteriore, cospicuo miglioramento.