Ventitré anni dopo la stagione inaugurale della Major League Soccer, la massima competizione calcistica degli Stati Uniti d’America ha visto più che raddoppiare il numero dei club partecipanti. Ora, secondo il commissario Don Garber, nuovi stadi, una “fan base” in costante aumento e la prospettiva di una lega a 30 squadre indicano che il calcio è saldamente ancorato nel panorama sportivo statunitense.
L’ultima novità tra gli stadi MLS è il Providence Park, recentemente ristrutturato a Portland, dove Garber è stato tra i 25.218 spettatori che hanno seguito i Timbers sconfitti ieri dal Los Angeles FC. «Anni fa, la comunità internazionale del calcio riconosceva a malapena la nostra esistenza, per non parlare del fatto che non sapessimo esattamente quello che stavamo facendo o se la nostra struttura avesse una logica razionale», ha detto Garber.
Lo stesso Garber guarda però al futuro con ottimismo, sostenendo che il calcio cambierà: «Penso che in futuro il calcio professionistico sembrerà molto diverso da quello che odierno», ha affermato. Come spiega il portale “worldfootball.net”, nel contesto nordamericano, ciò potrebbe significare un allargamento della lega, che comprenda club della Major League Soccer e del Messico.
«Una possibilità potrebbe essere quella di rendere più stretto il rapporto con la Liga MX, il campionato professionistico del Messico. Se fossimo in grado di creare un torneo che metta insieme le due leghe, una sorta di versione nordamericana della Premier League su scala continentale, sarebbe davvero bello», ha aggiunto Garber.
[cfDaznWidgetSerieA]
L’idea di un’unione tra MLS e Liga MX giunge a seguito della nascita della Leagues Cup. Si tratta di un nuovo torneo estivo nato dalla collaborazione tra MLS e Liga MX, e che prevede la partecipazione di società di entrambe le leghe.