Andrea Agnelli Eca – «Abbiamo una visione europea collettiva. Ognuno di noi viene da un paese diverso, con una Lega diversa, con diverse questioni e opportunità. Ma cerchiamo di trovare risposte che tengano conto del calcio europeo nel suo complesso, non dei singoli mercati».
Queste le parole di Andrea Agnelli, presidente dell’Eca, nel suo intervento nella riunione con i club europei aderenti all’associazione, convocata a Malta per discutere della riforma della Champions League a partire dal 2024.
«Questa riforma – ha aggiunto Agnelli – non riguarda in realtà i grandi club: questa riforma riguarda l’Europa. Ciò che è stato davvero deludente finora è il fatto che il dibattito è stato guidato dai rappresentanti dei cinque grandi campionati: lo considero un protezionismo dei cinque grandi campionati di fronte al resto del calcio europeo».
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Agnelli prova a indicare la via da percorrere per il futuro: «Se vogliamo trovare soluzioni per il bene del calcio europeo dobbiamo fare un passo indietro e un gradino sopra, e provare a vedere le cose da un livello diverso. Noi tedeschi, dobbiamo pensare: “quali sono i problemi del polacco?” Noi italiani, dobbiamo pensare: “quali sono i problemi dei greci?”. Noi francesi, dobbiamo pensare: “quali sono i problemi dei belgi? Per quanto mi riguarda, per quanto riguarda l’Eca, oggi è l’inizio del processo di consultazione. C’è molto da discutere e molto tempo da dedicare a questo. Voglio assicurarvi che insieme troveremo soluzioni nell’interesse del calcio europeo».