Situazione Milan Uefa – Se l’Inter ha ufficializzato il nuovo allenatore – Antonio Conte – e si prepara a organizzare la nuova stagione, sull’altra sponda del Naviglio, quella rossonera, si è alle prese con un profondo rinnovamento dopo gli addii di Gattuso e Maldini, ma non solo. La società tiene un occhio puntato sulla Uefa, e sulla sanzione per violazioni delle norme legate al Fair Play Finanziario, che arriverà in questi giorni.
La situazione è complicata, e non coinvolge solamente i rossoneri. Come spiega “La Gazzetta dello Sport”, se il Milan fosse squalificato per la prossima edizione della Uefa Europa League, la Roma andrebbe ai gruppi e il Torino scalerebbe ai preliminari. E in più, spiega la rosea, c’è la situazione del Manchester City che incombe e può influire.
Il primo problema, per il Milan, è stato ricorrere contro la prima sentenza Uefa: quella che escludeva i rossoneri dall’ultima Europa League. Il Milan sarebbe rimasto fuori, ma oggi ripartirebbe “pulito” e pronto per ripartire. Il ricorso al Tas ha paradossalmente innescato una reazione a catena che finirà con l’incrociare anche la prossima sentenza.
Il Milan ha due situazioni pendenti. La prima riguarda i conti in rosso del triennio 2014/2017, per cui il club rossonero era stato condannato nel luglio scorso a un anno fuori dalle coppe. Ricorso immediato al Tas e risposta favorevole: sanzione sproporzionata e giudizio riformato da Nyon in senso migliorativo. A quel punto la Uefa aveva puntato su una seconda sanzione: una squalifica con la condizionale (fino al 2021) se i conti non fossero tornati in regola a quella scadenza.
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Il Milan – che ha fatto nuovamente ricorso al Tas e che attende una risposta – non può tuttavia fermare il corso del Fair Play. I conti del triennio successivo, 2015/2018, non sono certo migliorati. Il club è stato nuovamente deferito e ora il rischio di un anno di squalifica c’è, considerando soprattutto che lo stesso giudizio era già stato dato per il triennio precedente.
Per questi motivi, secondo la Gazzetta uno scenario ipotizzabile sarebbe quello secondo cui una volta comunicata la sentenza per il 2015/2018, il Milan si rivolga immediatamente al Tas, chiedendo di unificare i due procedimenti, per avere una risposta entro metà luglio (data necessaria per definire i sorteggi delle coppe). L’unificazione delle sentenze potrebbe anche servire al club per spiegare la posizione e il deficit e rassicurare i giudici in vista del futuro, con la speranza che l’unione dei due procedimenti non porti a un risultato troppo penalizzante.