Super Champions, dal calcio francese una contro-riforma

Champions League controriforma – Anche il calcio francese si è detto contrario alla Super Champions. La LFP (l’organo che gestisce e organizza i campionati di Ligue 1 e Ligue 2)…

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Champions League controriforma – Anche il calcio francese si è detto contrario alla Super Champions. La LFP (l’organo che gestisce e organizza i campionati di Ligue 1 e Ligue 2) ha espresso il proprio parere a seguito di un’assemblea generale tenutasi ieri a Parigi. Dei 33 club presenti, in 30 hanno bocciato il piano Eca, con Psg, Marsiglia e Lione astenuti.

Tuttavia, il lavoro della LFP non si è limitato alla bocciatura della riforma, ma si è sviluppato in una contro-riforma, presentata dal presidente della Federcalcio, Noel Le Graët. Come riporta “La Gazzetta dello Sport”, l’idea alternativa fa saltare il progetto di una competizione chiusa, allargando la base di partecipanti, e allo stesso tempo preservando la caccia a nuovi introiti e il valore delle competizioni nazionali.

I club francesi si ritroveranno tra una settimana per dare il via libera a Le Graët per presentare il nuovo progetto all’Uefa. La nuova Champions targata Eca include 32 squadre, divise in 4 gruppi da 8, per un totale di 261 partite, distribuite in 21 date, di cui 14 per la fase a gruppi. Con il piano francese, invece, si passerebbe a 36 club, in 6 gruppi da 6, per 209 match, calendarizzati in 17 date, di cui dieci per i gironi.

Inoltre, nella competizione ipotizzata dall’Eca, delle 32 squadre prescelte, ben 24 hanno garanzia di qualificazione all’edizione successiva, in base all’appartenenza alle prime quattro fasce su coefficiente Uefa. La musica cambia però con il progetto transalpino, che invece vuole che si prendano in conto dieci fasce. Così cambierebbe tutto il sistema di accesso.

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Secondo uno studio d’impatto eseguito dalla Federazione francese, con la Super Champions, l’87% delle squadre ha di fatto la sicurezza di rimanere nella competizione la stagione seguente. Tale quota scenderebbe al 33% con la contro-riforma di Le Graët. Il merito sportivo deciderebbe così le sorti del 67% delle partecipanti. Si può immaginare che con il metodo francese, solo due squadre per gruppo entrerebbero nella cosiddetta élite chiusa. Per la Federcalcio va quindi garantita la più ampia partecipazione di grandi squadre da più paesi.

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