«È stato un atteggiamento arrogante quello di Uefa ed Eca sulla riforma della Champions». Lo ha detto il presidente della Lega di serie A, Gaetano Miccichè, intervenendo ad un panel nell’ambito dell’evento “Awords”, organizzato della stessa Lega all’Ara Pacis a Roma.
«Io dico prima vediamo il contratto, poi lo vediamo e daremo delle risposte adeguate. Ma stando così le cose, a quanto emerso finora, credo che sia stato un errore da parte dell’Uefa e dell’Eca non aver interessato subito le più importanti leghe nazionali. È stato un atteggiamento arrogante».
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«C’è stata una sottovalutazione dei ruoli – ha aggiunto Miccichè -. E le prese di posizione contrarie di questi giorni fanno capire che non sarà una passeggiata. Il gravissimo errore che è stato fatto finora da Uefa ed Eca è che non è ipotizzabile che un cambiamento strutturale e direi epocale di questo genere non veda fin dal primo momento interessate le più importanti leghe nazionali. La personale idea è assolutamente alineata a quella di De Siervo», che anche oggi ha minacciato lo sciopero.
L’ad della Lega nella giornata odierna era intervenuto proprio sullo stessa tema: «Se quella riforma dovesse essere varata come è stata scritta, cinque grandi campionati nazionali rischiano di diventare quasi irrilevanti. Se pensiamo alla disparità che oggi ha portato la Juve a vincere con largo anticipo il campionato, quella forbice rischia di diventare ancora più grande. La Lega serie A chiede con le altre quattro leghe europee più importanti attenzione ed equilibrio. Se così non fosse, tutte le scelte sarebbero possibili, compresa quella dello sciopero, anche se come più estrema», le parole di De Siervo.