Vertice per l’Eca in Svizzera, vista la crescente tensione sui piani per il futuro delle coppe europee, ma senza la presenza del presidente dell’Uefa Aleksander Ceferin come inizialmente indicato.
Una tensione che sale sempre più, nello scontro che vede l’Uefa e l’Eca da un lato, con le Leghe Europee dall’altro. Tensione certificata anche dalle parole dell’ad della Lega Serie A Luigi De Siervo, secondo cui la riforma della Champions finirà per “prendere ricavi dalle leghe europee, rendendo irrilevanti i campionati nazionali. Qui serve un Machiavelli per trovare un equilibrio complicato: confido nella ragionevolezza di Ceferin e Agnelli, ma se non fosse dovremo fare fronte comune tra i cinque grandi campionati europei, fino allo sciopero, senza tabù”.
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Per questo si sono ritrovati in Svizzera un gruppo ristretto di alcuni top club che appartengono all’Eca, tra i quali Barcellona, Real Madrid e alcuni club italiani come Inter e Milan, oltre ovviamente alla Juventus rappresentata da Andrea Agnelli. Si tratta di un board meeting Eca per “discutere dei prossimi incontri previsti e per discutere dei recenti sviluppi nelle consultazioni con l’Uefa sul futuro delle coppe europee. Date le recenti speculazioni, il Board Eca desidera affrontare questa consultazione con l’UEFA in modo aperto, trasparente e collaborativo e continuerà a fornire aggiornamenti regolari sulle sue riunioni e sulla partecipazione a questo processo”, si legge in una nota della stessa Eca.
Le trattative sono appena all’inizio, eppure i piani di Uefa ed Eca hanno già allarmato molti: a proposta è quella di una Champions che manterrà le 32 squadre, divise in quattro gironi da otto squadre, garantendo così almeno 14 partite a ciascun club rispetto alle attuali 6 garantite. Per la fase ad eliminazione diretta si partirà sempre dagli ottavi, con le prime quattro di ciascun girone che passeranno il turno.
La vera novità, tuttavia, è che i piani dell’Uefa sono quelli di garantire a 24 delle 32 squadre la partecipazione anche all’edizione successiva della Champions, indipendentemente dal piazzamento nel campionato nazionale. Le peggiori quattro squadre, invece, verrebberro retrocesse in Europa League e sostituite dalle quattro semifinaliste dell’ex Coppa Uefa, mentre ai campioni nazionali sarebbero riservati gli ultimi quattro posti attraverso i turni preliminari (che oggi garantiscono invece sei posti per la qualificazione ai gironi).