Oltre 200 società calcistiche, affiliate all’European League, si ritrovano a Madrid con l’obiettivo di salvaguardare il calcio del futuro, combattendo così il piano dell’ECA. L’associazione guidata dal presidente della Juventus, Andrea Agnelli, vuole apportare modifiche radicali e dar vita dal 2024 a una Champions-Superlega. Ci sarebbe inevitabilmente un impatto sui campionati nazionali, con una riduzione delle risorse per le leghe e i loro club, e un aumento del divario tra grandi e piccole società.
«Le idee dell’Eca portano alla distruzione dei campionati nazionali. È a rischio la sostenibilità sportiva e economica di chi non parteciperà alle coppe. Creare una piramide parallela, accessibile ai club solo tramite inviti o ranking storico, è inaccettabile. Il calcio finisce se si cancella il legame tra i risultati in campo e l’ingresso in coppa», dice – come riporta “Il Corriere della Sera” – il vicesegretario generale dell’European Leagues, Alberto Colombo.
Al meeting di Madrid presenti 22 club italiani, 15 di serie A e 7 di B, più l’ad della Lega serie A, Luigi De Siervo. Assenti Juventus, Milan, Inter, Roma e Frosinone. Anche Andrea Agnelli è atteso, ma come rappresentante dell’ECA. Il numero uno bianconero porta avanti le sue idee, tentando di convincere quante più società ad accettare la rivoluzione, contro la quale si schierano Premier League, Liga, Bundesliga e la maggioranza della serie A.
Il disegno dell’ECA, come noto, prevede una nuova Champions, con 32 squadre divise in 4 gironi (non più in 8 come ora) e 14 partite per club, contro le 6 attuali. A far infuriare i club medi e piccoli sono le modalità d’accesso e permanenza: un sistema semichiuso, a inviti e in base al ranking storico, e con poche o zero retrocessioni.
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Obiettivo dell’ECA è poi giocare più partite internazionali, ma con un calendario già ingolfato per farlo bisognerebbe ridurre da 20 a 18 squadre i vari campionati. Un abbassamento di cui si è discusso in passato: potrebbe elevare la qualità, a patto di aumentare le risorse, ma il progetto ECA va nella direzione opposta. La nuova Champions vorrebbe poi giocare nel weekend, sfrattando i campionati a metà settimana: un ulteriore ridimensionamento per i club medio-piccoli e i tifosi. E’ tutto da decidere, non resta che attendere.