Napoli, ritiro a Dimaro per altri tre anni: appuntamento dal 6 luglio

Manca ancora qualche mese alla fine della stagione 2018-2019, ma il Napoli è già al lavoro per predisporre al meglio i dettagli per la prossima annata. La società partenopea ha…

Napoli ritiro estivo Dimaro

Manca ancora qualche mese alla fine della stagione 2018-2019, ma il Napoli è già al lavoro per predisporre al meglio i dettagli per la prossima annata. La società partenopea ha infatti raggiunto l’accordo per il ritiro estivo che cointinuerà a svolgere in Trentino, in Val di Sole, a Dimaro-Folgarida, per altri tre anni.

La preparazione estiva è da sempre fondamentale per ogni squadra per prepararsi al meglio per gli impegni ufficiali e ormai da tempo il club azzurro ha trovato casa in quella zona dove può contare anche sul calore dei tifosi che ne approfittano per fare un periodo di vacanza e fare sentire il proprio sostegno alla squadra.

Ufficializzate anche le date per quest’anno: i giocatori di Ancelotti arriveranno in montagna alle 12 del 6 luglio e ci resteranno fino al 26.

In mattinata si è svolta la conferenza di presentazione dell’acccordo a conferma di una parnership che soddisfa entrambe le parti. A sottolinearlo è il presidente Atp Val di Sole, Luciani Rizzi: ” “Il Napoli fa parte di un progetto, per noi è importante anche l’aspetto del turismo: per questo consideriamo il ritiro un evento totale, non solo di sei giorni per farci pubblicità. Per questo motivo ho insistito affinché il matrimonio continuasse: voglio fare i complimenti ai tifosi del Napoli, seppur qualche dubbio otto anni fa c’era. Non abbiamo mai avuto problemi con loro, la scelta di accettare subito la società azzurra ha premiato. Un ringraziamento va poi al presidente De Laurentiis e Ancelotti per la disponibilità, ma anche ai giornalisti che seguono il Napoli. Ormai l’accordo non è più solo commerciale”.

Anche il tecnico Carlo Ancelotti ne ha approfittato per dire la sua sulla sua idea di preparazione a cui si dedicherà la rosa: ““Non so che tipo di benefici può dare, però siamo tornati ai vecchi ritiri: prima lavoro aerobico, poi di forza. Secondo me tre settimane sono poche, ce ne vorrebbero cinque: tre per la parte fisica e due per le amichevoli. Addirittura prima ne occorrevano 7, ma preparare bene la squadra ti toglie percentuali di rischio infortuni. Gestione dei calciatori? Facile, ci divertiamo, cantiamo, mangiamo e giochiamo a carte”.

 

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