Inter, Perisic resta un caso: a quanto venderlo per fare plusvalenza

“Perisic? Difficile trattenere giocatori che non vogliono restare, ma nessuna offerta è arrivata, non esistono i presupposti alla cessione”. L’ad dell’Inter Giuseppe Marotta non chiude le porte alla cessione di…

Inter impatto cessione Perisic

“Perisic? Difficile trattenere giocatori che non vogliono restare, ma nessuna offerta è arrivata, non esistono i presupposti alla cessione”. L’ad dell’Inter Giuseppe Marotta non chiude le porte alla cessione di Ivan Perisic, seppur confermando che al momento attuale nessuna offerta è arrivata al club nerazzurro.

Una situazione, quella dell’esterno croato, che è in divenire: il giocatore ha chiesto la cessione ma, complice anche la chiusura ravvicinata del mercato, potrebbe non essere accontentato. “Succede anche ad altre squadre di avere giocatori scontenti, io sono stato fautore di un mercato ristretto, con il fatto che dura fino al 31 c’è la voglia di tanti giocatori di andare via”, ha aggiunto Marotta dopo la cena dirigenziale insieme al presidente Steven Zhang, al ds Piero Ausilio, all’ad corporate Alessandro Antonello, al dg Giovanni Gardini e al tecnico Luciano Spalletti.

Offerte, quindi, non sono ancora arrivate per Perisic. Ma a quanto dovrebbero ammontare per garantire una plusvalenza al club nerazzurro? Il croato ha un costo storico a bilancio pari a 20,9 milioni di euro (20.950.011 euro). Acquistato nell’estate 2015, al 30 giugno 2018 il suo valore era di 10,9 milioni (10.959.782 euro) dopo ammortamenti per complessivi 9,9 milioni (9.990.229 euro).

L’ammortamento annuo è pari a 2,7 milioni (2.739.945 euro): dopo quasi 7 mesi di stagione, quindi, ha avuto un ammortamento pari a circa 1,6 milioni di euro, che porta così il suo valore netto a circa 9,3 milioni di euro. Una sua cessione a titolo definitivo a 35 milioni (cifra esemplificativa) in questa sessione di mercato garantirebbe quindi una plusvalenza di circa 26 milioni di euro.

Un eventuale affare in prestito con diritto/obbligo di riscatto fissato in estate, prendendo come presunta offerta sempre 35 milioni di euro, garantirebbe invece una plusvalenza di circa 27 milioni di euro, dato che il valore netto del giocatre al 30 giugno scenderebbe infatti a circa 8,2 milioni.

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