“Parametro zero” addio? La terminologia del calciomercato potrebbe anche cambiare. In fondo, affari davvero “a zero” non esistono più: gli svincolati hanno sempre più spesso un costo a bilancio oltre allo stipendio, costo nelle big decisamente lontano dallo “0”.
Anche negli ultimi giorni, le voci sugli svincolati per il prossimo anno sono caratterizzate dalle commissioni per gli agenti: l’affare Ramsey dovrebbe costare alla Juventus circa 9 milioni di euro da versare ai procuratori, mentre la trattativa tra Godin e l’Inter va definita anche in base a quanto riservato agli agenti.
Bianconeri e nerazzurri protagonisti anche nella passata stagione, con i colpi Emre Can e De Vrij. Affari a costo zero? Tutt’altro. La Juventus ha capitalizzato 16 milioni di “oneri accessori” (relativi ad agenti ecc). per il centrocampista ex Liverpool, mentre il difensore olandese peserà sui conti dell’Inter per 7,3 milioni. Certo, numeri più bassi rispetto ad una eventuale trattativa con la precedente società, ma l’impatto degli oneri accessori si fa sempre più crescente.
Anche guardando al recente passato, infatti, si scopre che molti degli affari a zero non sono stati in realtà tali, seppur comunque convenienti. In casa Juve si va dagli 1,1 milioni per Pirlo agli 1,6 milioni di Pogba, tra i nerazzurri ci sono 4,5 milioni per Banega, 2,4 per Asamoah e 1,8 per Vidic il Milan addirittura 8 milioni per Rodrigo Ely ma anche 3 milioni per Reina, 2 per Strinic e 4 per Josè Mauri, la Roma 1 milione per Ashley Cole, la Lazio 1,8 per Djordjevic,