La Lega Serie A rischia una nuova impasse nella scelta dell’amministratore delegato. Sono rimasti in corsa l’ad di Infront Italia Luigi De Siervo, e l’ex manager di Sky Matteo Mammì per l’elezione all’ordine del giorno dell’assemblea di giovedì alle 12 ma, al momento, nessuno dei due ha i 14 voti necessari.
Prima dell’assemblea, una riunione della commissione farà la conta dei voti ma lo scenario più probabile è un rinvio. Il presidente della Lega, Gaetano Miccichè, contava di nominare entro la fine dell’anno il nuovo ad (in carica per i prossimi 24 mesi), e probabilmente ha in mente altri profili.
Intanto Marco Brunelli, ad a interim da maggio (quando c’è stato lo stallo nel rinnovo della governance), si prepara a diventare segretario generale della Figc: manca solo la firma, attesa a breve, e si dovrebbe trasferire il 20 gennaio, dopo la Supercoppa italiana in programma in Arabia Saudita.
Si prospetta un rinvio anche per le altre nomine nel Consiglio di Lega, dove va sostituito Marco Fassone, decaduto quando è stato licenziato dal Milan, e bisogna capire quale poltrona manterrà l’Inter, visto che ha Alessandro Antonello consigliere di Lega e Beppe Marotta consigliere federale.
Per uscire dall’impasse la Lega potrebbe decidere di modificare nuovamente lo statuto riformato poco più di un anno fa, inserendo la nomina diretta dell’ad da parte del presidente, o una soluzione con due direttori generali, oppure l’allargamento del consiglio di Lega.