CIES, l’evoluzione dell’equilibrio competitivo nel calcio

Equilibrio competitivo nel calcio – L’equilibrio competitivo è un aspetto molto importante nello sport, e il calcio non fa eccezione. L’equilibrio infatti contribuisce a mantenere più squadre sullo stesso piano, lasciando…

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Equilibrio competitivo nel calcio – L’equilibrio competitivo è un aspetto molto importante nello sport, e il calcio non fa eccezione. L’equilibrio infatti contribuisce a mantenere più squadre sullo stesso piano, lasciando aperte le porte della vittoria anche a quei club, le cui città o i cui paesi si trovano ai margini da un punto di vista strettamente economico. Allo stesso tempo, infatti, lo squilibrio mina il principio d’incertezza dello sport.

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Equilibrio competitivo nel calcio, cresce la percentuale di punti ottenuta dai vincitori

Il CIES Football Observatory ha realizzato a tal proposito un report che analizza l’evoluzione dell’equilibrio competitivo di 24 competizioni europee in dieci stagioni tra il 2008/09 e 2017/18. La prima parte dell’analisi mette a confronto la percentuale di punti ottenuta dai vincitori delle varie competizioni con la percentuale media dei punti ottenuti dai primi tre club classificati. Il dato relativo ai club vincitori è cresciuto da 71,2% a 76% negli anni analizzati. Incremento che risulta ancora più significativo se si considerano solamente i top 5 campionati europei: da 73,4% a 83,3% di punti conquistati dal campione della rispettiva Lega.

Analizzando lega per lega, tra i top 5 campionati la Serie A (77,6%) segue Spagna (82,7%) e Germania (79,3%) per quanto riguarda la quantità di punti conquistati dalla squadra vincitrice. Il dato – per quanto riguarda l’Italia – è cresciuto dell’8,3% negli ultimi quattro anni, a seguito del dominio fatto registrare dalla Juventus.

Equilibrio competitivo nel calcio, in aumento anche la media dei gol di scarto nelle partite

La seconda parte del report si concentra invece su come sia cambiata la differenza di gol segnati in ogni partita negli ultimi 10 anni. In media, si è passati da 1,289 gol di differenza a gara fino a 1,357 reti di distanza. Anche la percentuale di match terminati con 3 o più reti di scarto tra le due squadre in campo è cresciuta: da 13,8% a 15,8%. Anche in questo caso, il divario aumenta con riferimento ai soli top 5 campionati europei. Si va da 1,294 a 1,408 per i gol di scarto e da 13,9% a 18% per la percentuale di incontri terminati con 3 o più reti di differenza.


Sotto questo punto di vista – analizzando lega per lega – la Serie A italiana mostra un equilibrio maggiore rispetto agli altri quattro migliori campionati europei, posizionandosi al quarto posto sia per reti di scarto (1,299 gol per match) che per percentuale di incontri terminati con 3 o più reti di distanza (13,7%). Ciò potrebbe essere frutto anche della tendenza italiana a preferire un approccio maggiormente tattico alle partite rispetto ad altri tornei.

Media gol di scarto nei tornei europei (CIES)

In generale, è la Champions League (si considerano le sole gare della fase a gironi) il torneo che mostra il maggiore squilibrio da questo punto di vista. Si va da uno scarto medio di 1,578 gol a partita al 21% di incontri terminati con 3 o più reti di differenza tra le squadre in campo.

Equilibrio competitivo nel calcio, cosa ci dice il report

Tutti gli indicatori analizzati nel rapporto illustrano una tendenza verso un maggiore squilibrio nel calcio europeo. Sebbene esistano notevoli differenze tra competizioni, questa tendenza è diffusa. Il livello di squilibrio è particolarmente elevato però nei migliori 5 campionati europei e in Champions League. Le differenze osservate rispecchiano le disparità economiche presenti tra i club che partecipano a queste competizioni.