Gravina: «La nostra idea di riforma prevede Serie A e B a 20 squadre»

«Dobbiamo avviare l’idea di una riforma dei campionati con la Serie A e la Serie B a 20 squadre». È quanto afferma il nuovo presidente della Figc, Grabriele Gravina, che…

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«Dobbiamo avviare l’idea di una riforma dei campionati con la Serie A e la Serie B a 20 squadre». È quanto afferma il nuovo presidente della Figc, Grabriele Gravina, che ha avanzato anche un piano per arrivare «al semiprofessionismo per il campionato di Serie C. Stiamo lavorando su due aree che hanno mostrato criticità – aggiunge Gravina ai microfoni di Radio Anch’io lo sport – aree molto importanti come l’area dei controllo e della giustizia sportiva». La nuova guida del club Italia? «er la prossima partita della Nazionale non ci sarà un nuovo responsabile del club Italia ma – afferma il n.1 della Figc – una serie di idee. Ci sono diversi nomi, stiamo tracciando una serie di profili, cerchiamo quello corretto».

«Siamo in attesa della decisione del Tar di domani», ha commentato Gravina sul caso Entella e sulla possibilità di modificare il campionato di Serie B in corso: «Non appena avremmo a disposizione queste decisioni si sarà una riflessione politica. Bisognerà capire se in un momento così avanzato si potrà procedere a una modifica dei campionati. Ci sarà una seria riflessione politica».

Sul tema Var, invece, Gravina ha commentato: «Quando si fa ricorso a delle innovazioni tecnologiche l’Italia ha dimostrato di essere all’avanguardia. Esiste uno protocollo ed è chiaro che attenersi al protocollo implica una discrezionalità. Gli errori sono stati limitati al minimo indispensabile, ma ci sono dei margini di miglioramento. Eviterei quello che si sta verificando ultimamente e cioè la moviola alla Var». La superlega? «Una fuga in avanti molto pericolosa».

Chiusura dedicata alla nazionale e alle novità in federazione:«L’obiettivo è quello di lanciare e valorizzare i talenti del calcio italiano e ottenere i migliori risultati possibili con la Nazionale di Roberto Mancini. È un tecnico serio e preparato non l’ho scelto io ma devo difenderlo, lui rappresenta la Federcalcio, lui è il mio allenatore. Poi tutti saremo giudicati dai risultati». Michele Uva non più direttore generale della Figc? «Uva è una persona capace che io stimo, quando c’è una nuova governance le riflessioni devono essere di carattere generale in questo momento è in atto una serie di valutazioni sulla parte apicale della federazione e anche su Uva», ha concluso Gravina.

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