Football Leaks e Superlega europea – La gigantesca banca dati di Football Leaks ha fatto emergere una serie di documenti che rivelerebbe i piani portati avanti a partire dal 2016 per la creazione di una Superlega europea del pallone. Un campionato riservato alle squadre più ricche e potenti, senza retrocessioni, ma con partecipazioni consentite solamente a pochi e selezionati club e una lega che andrebbe a sostituire la UEFA nello svolgimento del proprio ruolo.
Ricavi Champions, dal 2012 la Juventus è la squadra che ha incassato di più
Football Leaks e Superlega europea, club al lavoro dal 2016
Lo scrive l’Espresso (qui l’articolo completo), che dopo aver analizzato le carte ottenute dal quotidiano tedesco “Der Spiegel”, ha provato a comporre il piano che porterebbe società come Real Madrid, Barcellona, Bayern Monaco e anche la Juventus a moltiplicare i loro ricavi e, di fatto, mettere fuori gioco i tornei nazionali, destinati a perdere audience e quindi introiti. Dai documenti si evince che già il 31 marzo del 2016 le società coinvolte si erano dati appuntamento in un hotel di Zurigo con l’obiettivo di passare alla fase operativa del progetto Superlega, salvo poi non mandare subito in porto l’operazione.
Più volte rivisto e corretto, il progetto è tuttavia ancora di stretta attualità. Tra i documenti si trova infatti una lettera del 22 ottobre scorso, inviata dalla società di consulenza Key Capital Partners al presidente del Real Madrid, Florentino Perez, in cui si descrive la creazione di una società che avrebbe come azionisti 11 grandi squadre: Juventus, Milan, Paris Saint Germain, Bayern Monaco, Real Madrid Barcellona, Arsenal, Chelsea, Liverpool, Manchester City e Manchester United. Tra le possibili partecipanti al torneo si fanno, inoltre, i nomi di Inter, Roma, Atletico Madrid, Olympique Marsiglia e Borussia Dortmund.
Football Leaks e Superlega europea, i negoziati con la UEFA
La nuova società, di cui il Real Madrid sarebbe il maggior azionista con il 18% del capitale, avrebbe il compito di fissare i criteri per la distribuzione dei proventi televisivi, oltre a decidere e applicare le norme che regolano il nuovo campionato su scala continentale.
L’Espresso spiega che le carte di Football Leaks descrivono nei dettagli il negoziato – condotto da Karl-Heinz Rumenigge e Andrea Agnelli – con la UEFA, a cui è stata prospettata la creazione di una Champions League alternativa. Sotto minaccia di abbandonare la federazione per creare un nuovo campionato, il segretario generale dell’UEFA Theodore Theodoridis avrebbe dunque alzato bandiera bianca avallando quella riforma della Champions League entrata in vigore a partire da questa stagione, e che destina risorse ancora maggiori alle squadre più forti.
Football Leaks e Superlega europea, i primi bilanci della riforma
Con il nuovo meccanismo di distribuzione delle risorse, ogni società incassa una somma che dipende per il 25% dai risultati raggiunti nelle precedenti edizioni della Champions League e per il 15% dal valore dei diritti tv incassati nel proprio Paese.
E proprio i documenti di Football Leaks fanno per la prima volta un bilancio della riforma: i club minori, quelli che giocano la Europa League, perdono in totale circa 60 milioni di euro all’anno, mentre quelli che partecipano alla Champions guadagnano 150 milioni in più per stagione.