L'Uefa riapre il caso PSG: nuova indagine per il FPF

L’Uefa riapre il caso Paris Saint-Germain e ordina una nuova indagine per verificare il rispetto dei parametri del Fair Play Finanziario. L’annuncio è arrivato da parte della stessa Uefa, con…

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L’Uefa riapre il caso Paris Saint-Germain e ordina una nuova indagine per verificare il rispetto dei parametri del Fair Play Finanziario. L’annuncio è arrivato da parte della stessa Uefa, con un comunicato.

“Dopo la decisione del capo ispettore dell’Organo di Controllo Finanziario dei Club (CFCB) di chiudere l’indagine a carico del Paris Saint-Germain e la successiva decisione del Presidente CFCB di farla riesaminare dalla Camera Arbitrale CFCB, quest’ultima ha deciso il 19 settembre 2018 e annunciato oggi la volontà di rinviare il caso alla Camera di Investigazione CFCB per ulteriori indagini”, si legge nella nota della Federcalcio europea.

Lo scorso giugno infatti il Club Financial Control Body dell’Uefa aveva dichiarato chiuse le indagini per quanto riguarda il triennio 2015-2017, concludendo che “dopo significativi aggiustamenti di valore equo di diversi contratti di sponsorizzazione di club, sulla base di valutazioni effettuate da terzi indipendenti, il risultato del pareggio del club rimane entro lo scostamento accettabile per gli esercizi finanziari che terminano nel 2015, 2016 e 2017”. E, per quanto riguarda l’impatto degli acquisti di Mbappé e Neymar da parte del Psg, l’Uefa aveva spiegato che “l’impatto finanziario delle attività di trasferimento a partire dall’estate 2017 – fino alla prossima finestra di trasferimento – e il rispetto del requisito di pareggio per l’anno finanziario 2018 rimarranno sotto stretto controllo e saranno esaminati approfonditamente nel prossime settimane”.

Al centro delle nuoe indagini restano sempre le sponsorizzazioni qatariote. Nel corso della prima indagine, l’Uefa aveva svalutato i contratti “Made in Qatar” (con le varie Ooredoo, beIN SPORTS, Qatar Tourism Authority (QTA), Qatar National Bank (QNB) e Aspetar) per complessivi 51 milioni di euro.

In particolare, il contratto firmato con QTA porterebbe nelle casse del Psg 145 milioni di euro a stagione: un accordo che l’Uefa avva ridotto a 100 milioni nelle indagini del 2014 e che ha nuovamente rivisto al ribasso fino a 58 milioni annui. L’impatto degli altri contratti è stato inoltre ridimensionato, passando da 38 a 29 milioni.

L’indagine più approfondita riguarderà nuovamente questi contratti, oltre ovviamente al rispetto dei paletti del FPF per quanto riguarda il risultato di bilancio. “Il PSG è a conoscenza della decisione del CFCB di rinviare il caso alla propria Camera di Investigazione. Come ha sempre fatto, il PSG continuerà a comunicare con gli organismi competenti del CFCB ogni altra informazione che ritiene ancora necessaria”, ha spiegato la società in una nota.

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