Manchester United bilancio 2018 – Continua la crescita nei ricavi per il Manchester United, ma sui conti impattano negativamente stipendi e tasse. I Red Devils hanno infatti presentato oggi il bilancio al 30 giugno 2018: esercizio che si è chiuso con un rosso di 37,3 milioni di sterline.
Nel corso della stagione 2017/18 i Red Devils hanno avuto ricavi per 590 milioni di sterline (circa 660 milioni di euro), in crescita del’1,5% rispetto ai 581,2 milioni del 2017: in particolar modo, crescono i ricavi da diritti tv.
Nel dettaglio, tra i ricavi commerciali 173,2 milioni di sterline sono arrivate dalle sponsorizzazioni (+1%) mentre dal merchandising e vendite le entrate sono state pari a 102,9 milioni (-1,1%). Per quanto riguarda i diritti tv, la crescita è stata pari al 5,2% rispetto al 2017, in particolar modo grazie al secondo posto finale in Premier League contro il sesto della passata stagione. In leggero calo invece i ricavi da matchday, scesi a 109,8 milioni (-1,6%) a causa del minor numero di gare giocate in casa (31 nel 2016/17, 26 nel 2017/18).
Cresce così il peso dei ricavi da diritti tv, che nei primi sei mesi dell’anno hanno rappresentato il 34,6% dei ricavi (33,4% al 30 giugno 2017), mentre i ricavi commerciali sono scesi al 46,8% (47,4% nella passata stagione).
Manchester United bilancio 2018, i costi
Nella stagione 2017/18 il Manchester United ha visto crescere i costi del 10,3%, chiudendo l’esercizio con 564 milioni di sterline in spese (+52,7 milioni rispetto al 2017).
L’impatto maggiore deriva dalla crescita dei costi per salari e stipendi, saliti a 295,9 milioni di sterline, ovverosia il 12,3% in più rispetto alla passata stagione. Tra gli altri costi, gli ammortamenti hanno raggiunto quota 138,4 milioni di sterline (+11,3%).
Costi ancora inferiori rispetto ai ricavi tanto che il risultato operativo, compresi 18,1 milioni di plusvalenze derivanti dalle cessioni, è stato positivo per 44 milioni di sterline. Al lordo delle tasse, il risultato è stato positivo per 26,1 milioni di sterline.
Tuttavia, il risultato per la stagione 2017/18 è tornato in rosso: il motivo è da individuare nella riforma delle tasse attuata negli Usa da Donald Trump. La riforma del presidente degli Usa, che prevede un taglio delle tasse alle imprese riducendo i loro contributi fiscali dal 35% al 21%, ha portato i Red Devils (che sono di proprietà degli statunitensi Glazer e sono quotati alla Borsa di New York) a dover rivedere i propri conti relativamente alle imposte, trovandosi costretti ad effettuare una svalutazione contabile di circa 48,8 milioni di sterline.
Per il 2018/19, le stime della società inglese parlano di ricavi ulteriormente in crescita a quota 615/630 milioni di sterline, con un Adjusted EBITDA tra 175 e 190 milioni di sterline (177,1 nella stagione 2017/18). “Le nostre stime di una crescita dei ricavi per l’anno in corso dimostrano la nostra costante e solida performance finanziaria a lungo termine che sostiene tutto ciò che facciamo e ci consente di competere per i migliori talenti in un calciomercato sempre più competitivo”, le parole di Ed Woodward, vicepresidente esecutivo del Manchester United.
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