Figc, spunta l’idea Marotta per la presidenza

Il prossimo 22 ottobre, nell’assemblea elettiva, potrebbe esserci anche Beppe Marotta tra i papabili per la presidenza della Figc. Il nome dell’amministratore delegato della Juventus è l’ultimo di una lunga…

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Il prossimo 22 ottobre, nell’assemblea elettiva, potrebbe esserci anche Beppe Marotta tra i papabili per la presidenza della Figc. Il nome dell’amministratore delegato della Juventus è l’ultimo di una lunga lista di ipotesi, perché manca ancora la convergenza di tutte le componenti federali su un unico nome.

La Serie A, così, ha pensato a Marotta. Ma non solo: come spiega il Corriere della Sera, anche Coni e istituzioni si starebbero muovendo per provare a convincere l’attuale ad bianconero, ritenuto candidato ideale data l’esperienza tra provincia e big, oltre che i rapporti positivi con tutte le componenti.

Una strada non facile, anche perché lo stesso Marotta sta prendendo tempo. La sua idea sarebbe quella di rendersi disponibile ma nel 2020 o 2021, cioè all’inizio del prossimo quadriennio, anche perché nel frattempo la Juventus è pronta a fare il definitivo salto di qualità. Inoltre, la volontà dell’ad bianconero sarebbe quella di rendere la Lega di Serie A abbia un ruolo di primo piano come motore del cambiamento, ipotesi che ad oggi pare complessa nonostante il campionato maggiore sia quello che, dal punto di vista economico, già oggi trascina tutto il movimento.

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Il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, e l’ad Beppe Marotta (Insidefoto.com)

Tuttavia, un ampio sostegno da parte di tutti potrebbe fargli cambiare idea fin da subito. E in tal senso, il primo passo potrebbe essere fatto domani in assemblea dei club di A, in cui tra l’altro dovrà essere sostituito Fassone come consigliere di Lega (favorito Baldissoni, dg della Roma).

Anche perché il sostegno totale per ora, non c’è. Se dalla sua Marotta avrebbe sicuramente il 12% dei voti della Serie A, per ora le componenti che rappresentano il 73% (Lega Pro, Dilettanti, calciatori e arbitri) sono più propensi a scegliere un nome interno. Abete farà un passo indietro per la norma sui mandati, Abodi non pare essere nome valutato, l’idea ora pare più Gabriele Gravina (presidente della Lega Pro) di Cosimo Sibilia (presidente della LND).